E’ sempre Anticiclone: le poche insidie degli ultimi giorni, ascrivibili ad una blanda perturbazione penetrata a ovest e poi scivolata a sud, hanno già ceduto il passo al ritorno del bel tempo. Bel tempo con sole e temperature particolarmente miti durante il giorno, ma ciò che preme rimarcare è soprattutto la carenza cronica delle piogge.
L’inverno c’è, di notte: sembra un paradosso, eppure e così. Di notte fa freddo. L’assenza di nubi facilita la dispersione del calore diurno e l’aria fredda si adagia al suolo. Ed ecco che abbiamo le gelate, o comunque un po’ di freddo invernale. Freddo che poi, in Val Padana, spesso resiste anche di giorno per colpa delle nebbie.
Timida perturbazione: quella che transiterà a inizio settimana e che porterà qualche annuvolamento, persino qualche pioggia. Si rivedranno sporadiche nevicate sulle Alpi e le temperature caleranno. Ma diminuiranno le massime, mentre le minime – per colpa di nubi più presenti – metteranno a segno importanti aumenti.
Anticiclone sino a Natale? Questa la prospettiva, davvero poco lusinghiera, alla luce degli ultimissimi aggiornamenti modellistici. Dopo il passaggio della perturbazione atlantica, riprenderà quota l’Anticiclone. E sarà l’Alta Africana, che porterà con sé aria assai mite con conseguente nuovo rialzo termico e clima dal sapore primaverile. Ma torneranno nebbie, nubi basse, smog, insomma quei fenomeni tipicamente anticiclonici che certo non aiutano a migliorare le nostre condizioni di vita. La svolta invernale è rimandata a Natale, quando forse potrebbero vedersi le prime perturbazioni atlantiche e un po’ di freddo in più.