I fuochi artificiali autunnali non son certo mancati. Botti esplosi a intervalli cadenzati, scenografie mutate a seconda della natura delle varie perturbazioni. Ora è da tanto che non giungeva una perturbazione legata alla Depressione d’Islanda. Però attenzione, non è una di quelle canoniche configurazioni autunnali d’un tempo, nelle quali s’osservava soltanto la Depressione Islandese. In questo momento c’è anche un blocco anticiclonico posizionato in Scandinavia* e avrà il suo peso anzitutto non consentendo alla massa perturbata si sfogarsi liberamente verso est, poi perché la prossima settimana potrebbe convogliare un nucleo d’aria fredda a ridosso della Penisola.
Gli elementi d’interesse del lungo termine sono davvero tanti. Come dire… carne al fuoco ne abbiamo a volontà. E’ vero che si avvicinerà un nucleo d’aria fredda, però è anche vero che l’Atlantico non se ne starà là, mogio, ad osservare malinconico. E’ probabile che un profondo nucleo di Bassa Pressione si diriga verso l’Europa occidentale e non è detto che causi un peggioramento sul finire della prossima settimana. C’è di più. Le due distinte circolazioni – l’una fredda, l’altra mite – potrebbero interagire e determinare una profonda ferita nel cuore del Mediterraneo.
Però ora è giusto concentrarsi sull’attuale peggioramento, perché al Nordovest le piogge stanno venendo giù dal cielo con intensità rilevante. E il peggio dovrebbe giungere in serata, quando il rischio nubifragio salirà e coinvolgerà diverse regioni.
Durante la notte avverrà un graduale spostamento dei fenomeni in direzione est e verranno coinvolte anche le regioni del Triveneto. Maltempo di forte intensità si manifesterà in Alto Adige, in Veneto e nel Friuli. Regioni che vedranno cadere altre intense piogge nella prima parte della mattinata di domani, quando però la perturbazione avrà intrapreso un’altra strada e causerà una rotazione dei venti dai quadranti occidentali.
Ciò significa che il maltempo cambierà rotta e attraverserà le Centrali tirreniche, dirigendosi a fine giornata sulla Campania. Ci sarà anche qualche rovescio in Sardegna e residui deboli fenomeni potrebbero coinvolgere i settori alpini e la Liguria. I venti da O/SO faranno sì che il Centro Adriatico resti in ombra pluviometrica, ma non per questo non ci saranno delle nubi irregolari. Nubi organizzate in annuvolamenti minacciosi sui versanti occidentali appenninici e potrebbero causare qualche rovescio di pioggia nella prima fase giornaliera.
E siamo al mercoledì. Una giornata che vedrà affermarsi un deciso miglioramento nelle regioni Centro Settentrionali, perché la perturbazione transiterà al Sud e causerà condizioni maltempo. Maltempo che dovrebbe coinvolgere in particolare Basilicata e Puglia, con precipitazioni in forma di rovescio o temporale che nel Salento potrebbero insistere sino a sera.
Tra giovedì e venerdì il miglioramento avrà raggiunto tutta Italia, anche perché risalirà un promontorio anticiclonico direttamente dal Nord Africa. Attenzione però, perché non ci sarà alcuna avvezione calda significativa. E sapete perché? Perché si contrapporrà una circolazione balcanica, di tipo orientale e ben più fresca, innescata dall’avvicinamento di un nucleo d’aria Artica in scivolamento sul fianco orientale del blocco scandinavo.
Movimenti barici da cui derivano quelle ipotesi evolutive che vi abbiamo descritto in apertura e che andranno seguite attentamente per comprendere se e come il tempo cambierà nuovamente.