L’anticiclone è tornato a farla da padrone sul Mediterraneo e sull’Italia. Purtroppo si tratta di una situazione che si ripete, del tutto sfavorevole rispetto a possibili dinamiche meteo prettamente invernali e anche al passaggio di perturbazioni in grado di portare piogge degne di nota.
Ebbene sì, un treno di perturbazioni si appresta a colpire l’Europa Centro-Settentrionale, ma l’Italia non sarà tanto coinvolta. La parte più attiva degli ammassi perturbati si manterrà oltralpe, mentre sul nostro Paese transiteranno corpi nuvolosi più sfilacciati e con fenomeni unicamente nelle aree esposte.
Ci saranno infatti flussi d’aria umida occidentale che addosseranno maggiormente le nubi all’area tirrenica. I venti saranno localmente molto sostenuti, visto che anche l’Italia risulterà coinvolta da un notevole gradiente barico fra la potente depressione sul Nord Europa e l’anticiclone tra Iberia e Basso Mediterraneo.
Quello appena descritto sarà lo scenario dominante a cavallo fra il weekend e i primi giorni della prossima settimana. Dopo alcuni giorni così tempestosi, nella seconda parte della prossima settimana una saccatura affonderà verso la Gran Bretagna e la Francia, per poi puntare il Mediterraneo Centrale.
La contestuale rimonta dell’anticiclone atlantico verso nord alimenterà la discesa di masse d’aria più fredda d’estrazione polare. Ci potrebbe quindi essere una fase più scoppiettante, di nuovo invernale, verso metà mese per San Valentino, con una veloce evoluzione perturbata e anche neve sui rilievi.
Tuttavia, tenendo conto delle ultime proiezioni, questo nuovo raffreddamento, meno importante del precedente, risulterebbe solo una breve parentesi. Il grosso dell’aria fredda sfilerebbe verso i Balcani e l’Europa Orientale.
Subito dopo l’ingresso dell’aria più fredda, da ovest interverrebbe rapidamente l’anticiclone a chiudere la porta e a riportare condizioni di mitezza e clima tutt’altro che invernale. Insomma, il trend di febbraio non sembra affatto destinato a mutare e l’inverno proseguirà sulla stessa falsariga di gennaio.
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