Stiamo per vivere un weekend all’insegna del bel tempo e del caldo anomalo. Non è una novità, il blocco della circolazione atmosferica ci sta sottoponendo a condizioni meteo non insolite ma certamente anormali. Non insolite perché l’Alta Pressione non è certo una novità, anormali perché quando una certa configurazione è ripetitiva vuol dire che c’è qualcosa che non va.
Ma quand’è che cambierà qualcosa? La prossima settimana potrebbe metterci difronte a un bivio: Alta Pressione persistente o cambio di marcia primaverile. I modelli matematici di previsione ipotizzano un cambiamento meteo degno di tal nome, coi primi sintomi tra le giornate di martedì e mercoledì.
Non dobbiamo limitarci alle nostre regioni, perché il cambiamento sarà ben più profondo coinvolgendo in primis l’Europa centro orientale. Si realizzerà un’ondata di freddo importante, che costringerà l’Alta Pressione a spostarsi dall’attuale posizione – ha il fulcro a nord delle Alpi – e in tal modo un po’ d’aria fredda dovrebbe riuscire a raggiungere le nostre regioni.
Sarà una rapida stilettata, a quanto pare supportata anche da una discreta instabilità. La dinamica non sarà dissimile da quanto accaduto i giorni scorsi, ovvero prima delle nevicate sui versanti nord delle Alpi, poi aggiramento dell’arco alpino dalla porta della Bora. Il freddo transiterà nelle regioni del Centro Sud, determinando un severo abbassamento delle temperature. Si potrà parlare di vero e proprio tracollo, visto e considerato che perderemo localmente oltre 10°C. Passeremo da valori termici da primavera inoltrata a valori termici invernali.
Non solo, abbiamo parlato d’instabilità perché sono previste precipitazioni. Dove? Al Centro Sud e nelle due Isole Maggiori. Troppo poco per poter parlare di un ritorno delle vere piogge, ma vista la penuria dell’ultimo mese e mezzo tocca accontentarsi anche di poco. Peraltro i contrasti termici potrebbero generare temporali, temporali localmente forti con acquazzoni e qualche nubifragio.
La neve? Sì, cadrà anche la neve. Lungo l’Appennino nevicherà oltre gli 800-1000 metri, sui monti della Sardegna oltre i 1200 metri, idem in Sicilia. Infine il vento, probabilmente avrete intuito che soffierà il vento di Grecale e soffierà con una certa forza. Ma al di là della brevità del peggioramento ciò che è importante evidenziare è che potrebbe trattarsi di un vero e proprio sblocco circolatorio i cui effetti diventerebbero più evidenti a inizio aprile.