In questi giorni un po’ tutti gli addetti ai lavori si stanno interrogando sulle sorti di marzo. Ci si chiede se le condizioni meteo potranno cambiare e se l’eventuale cambiamento sarà devastante.
E’ una domanda assolutamente lecita, perché anche a fronte di un Inverno mai esistito abbiamo comunque avuto modo di commentare eventi meteorologici estremi. L’ultimo in ordine cronologico è rappresentato dalla tempesta Ciara, che ha letteralmente sconvolto l’Europa occidentale e settentrionale. Ma al di là delle notizie di mera cronaca, che giustamente vengono riportate dai mass media, ci si dovrebbe chiedere cos’è che ha scatenato questa furia della natura.
Era un ciclone artico, lo si poteva definire tale a tutti gli effetti. E in quanto ciclone ha spazzato il vecchio continente con venti di uragano, piogge torrenziali e tremende mareggiate. La causa è una e soltanto una (parliamo al presente perché siamo ancora in presenza di tale configurazione): il Vortice Polare.
Non vogliamo tediarvi con la solita pappardella sul Vortice, ormai saprete tutto di questa incredibile figura. Vogliamo però porci un interrogativo sulla piega che andrà a prendere a marzo. Allora, molto probabilmente avremo il naturale decorso delle cose, quindi un suo indebolimento ma potrebbe essere un decorso più lento del solito.
Cosa significa? Che molto probabilmente continueranno a svilupparsi enormi depressioni nord atlantiche, delle vere e proprie tempeste capaci di strapazzare l’Europa e quando parliamo d’Europa facciamo riferimento anche al Mediterraneo.
Perché se è vero che sino a questo momento hanno coinvolto principalmente l’Europa occidentale e settentrionale, con temporanei excursus verso l’Europa centrale e il nostro Paese, è altrettanto vero che a marzo potrebbero spingersi più a sud. Per quale motivo? Semplice, perché comunque il Vortice Polare inizierà a mollare la presa. Non potrà continuare a girare come una trottola impazzita, a marzo inevitabilmente inizierà il processo di indebolimento e da quel momento in poi sarà più semplice osservare la propagazione delle depressioni verso sud.
Considerando l’enorme quantità di energia immagazzinata nel Vortice Polare, compresa la quantità di gelo presente, marzo potrebbe realmente sconvolgere l’andamento meteo climatico stagionale. Arriverà la primavera, questo è vero, ma mai come quest’anno potrebbe trattarsi di un inizio primavera estremamente turbolento.