Solitamente il meteo pazzerello è una definizione coniata per il mese di marzo, che rappresenta un periodo tipico caratterizzato da brusche variazioni di tempo atmosferico e di temperature. Questa fase conclusiva di febbraio sta facendo ben peggio di ciò che ci si può attendere più facilmente nel primo mese primaverile.
Ebbene, solo qualche giorno fa l’Italia era alle prese con un assaggio di primavera andato peraltro avanti a lungo, così tanto da determinare fioriture anticipate. Il caldo ha colpito soprattutto il Nord, nell’ambito di uno scenario fortemente anomalo soprattutto a livello europeo con temperature da record per il periodo.
In effetti, le temperature per giorni sono state superiori alla norma anche di oltre 10 gradi. L’anomalia, a livello del nostro Paese, ha riguardato di più il Nord, interessato più da vicino l’anticiclone. A dire il vero, l’alta pressione ha dominato per gran parte dell’inverno sul Nord Italia dove è stato un “non inverno”.
Poi all’improvviso ecco la sferzata invernale di questo weekend, con un’ondata di gelo non da poco che sta coinvolgendo la nostra Penisola, soprattutto le regioni meridionali con il ritorno di qualche nevicata a bassa quota. Freddo e vento fino a bufera sono stati i protagonisti principali, ad acuire questa fase invernale.
Ora la situazione tenderà di nuovo gradualmente a ribaltarsi, in quanto l’anticiclone responsabile delle precedenti anomalie non è scomparso, tutt’altro. Quell’anticiclone si mantiene fortissimo sull’Europa Centro-Occidentale e in settimana tornerà a proteggere in pieno tutta Italia.
Le temperature sono già in risalita al Centro-Nord, dove torneranno progressivamente oltre la norma facendo riassaporare sensazioni primaverili. Il freddo invernale proverà strenuamente a resistere tra estremo Sud ed Isole Maggiori, con ultimi sussulti ad inizio settimana per un ulteriore impulso artico dai Balcani.
A partire da mercoledì tutta Italia sarà di nuovo alle prese con l’aria mite collegata all’anticiclone, tanto che si registreranno valori di temperature di nuovo superiori a quelli attuali anche d’oltre 10 gradi. Torneremo quindi alla primavera anticipata, con punte anche di oltre 20 gradi al Nord Italia e versanti tirrenici.