Questa lunga fase meteo fredda e perturbata, che oramai sta interessando il nostro paese da diversi giorni a più riprese, è normale per il periodo?
La risposta è sì: in generale si tende a ritenere che la primavera sia una stagione piuttosto stabile, con le prime gradevoli giornate, un soleggiamento costante e temperature quasi da mezze maniche.
In realtà, questa è solo una delle facce della primavera: questa stagione, essendo la più ballerina è incerta per eccellenza, è quella che da un lato ci fa transitare verso la stagione calda, ma da quell’altra ancora dei pattern meteo tipici dell’inverno. Ciò vuol dire che l’alternanza tra promontori africani, rimonte dell’anticiclone azzorriano, lunghe fasi di maltempo e temporali anche di forte intensità fanno tutti parte di questo periodo.
Questo break primaverile è pertanto congruo alla stagione: rammentiamo che la vera anomalia è stata un mese di marzo estremamente mite, stabile e soleggiato, mentre la fase meteo perturbata di questo mese di aprile tutt’ora non è classificabile come anomalia.
Fase di maltempo in allungamento verso sud-est e che coinvolge l’intera Italia.
C’è anche un’altra considerazione: la lunga fase di maltempo è stata ed è tutt’ora estremamente importante per rimpinguare le riserve idriche delle regioni centrali tirreniche e settentrionali; ricordo infatti che la situazione a fine marzo era grottesca e quasi drammatica, con fiumi ai minimi, laghi bassi, ghiacciai in sofferenza e terreni duri e polverosi.
Visto che l’estate è la stagione più calda dove evapora molta acqua, è fondamentale che si arrivi con una congrua riserva idrica.