Manca poco, pochissimo. Pasqua e Pasquetta sono ormai dietro l’angolo e conoscere le condizioni meteo è indispensabile.
Milioni d’italiani staranno preparando le prime gite fuori porta, migliaia di turisti inizieranno ad affollare città d’arte, litorali, montagne. Capite bene che conoscere le condizioni del tempo atmosferico è essenziale, imprescindibile. E’ altrettanto chiaro che in simili occasioni occorre tanta, tantissima prudenza. Ricordiamoci che l’affidabilità di una previsione cala inesorabilmente dopo i 3 giorni, è per questo motivo che stiamo attendendo di avere tutti gli elementi per stilare un quadro preciso e inattaccabile.
Se vi è capitato di guardare i modelli matematici di previsione avrete notato come la fiammata africana sia stata nettamente ridimensionata. Qual è il motivo? Beh, le perturbazioni atlantiche. L’affondo depressionario che avrebbe dovuto colpire l’Europa sudoccidentale – innescando la risposta dell’Anticiclone Africano – potrebbe non scivolare sulla Penisola Iberica ma traslare con decisione verso est.
Che vuol dire? Probabilmente l’avrete intuito… se così fosse avremmo un coinvolgimento del nostro Paese, in particolare delle regioni Centro Settentrionali. Quando? Ahi noi proprio nella giornata di Pasqua. E’ bene ribadire un concetto: trattasi di ipotesi previsionale. Potrebbe mutare ancora e fino a venerdì ci sarà spazio per i vari aggiustamenti di tiro.
Ora vi starete chiedendo: sì, va bene la Pasqua ma la Pasquetta? Cominciamo col dirvi che i modelli matematici di previsione suggeriscono un passaggio perturbato rapidissimo. Se confermato, potrebbe risolversi già a Pasquetta. Vuol dire che il tempo migliorerebbe, ovunque.
Questo è lo scenario dipinto dalle ultimissime emissioni modellistiche, questa è l’ipotesi che dobbiamo necessariamente considerare. Ma visti i continui cambiamenti d’umore, anche da parte del tempo (rammentiamoci che stiamo entrando in un periodo statisticamente tra i più dinamici dell’anno), dovremo costantemente aggiornarci e ragguagliarvi.