In ambiente meteo internazionale si discute del fortissimo riscaldamento della Stratosfera sopra la Russia, dove la temperatura è altissima, ovvero di circa 90 gradi superiori alla media del periodo.
Avete letto bene, in Stratosfera ci sono 90 gradi centigradi sopra la media, e l’evento si chiama Strat Warming.
Lo Strat Warming ha generalmente un forte impatto nella stabilità del Vortice Polare invernale, determinandone l’instabilità con successive irruzioni di aria molto fredda verso le regioni a clima temperato.
Le previsioni meteo diffuse dai modelli matematici, sono fortemente influenzate dallo Strat Warming, e per tale motivo prospettano notevoli variazioni dopo il 10° giorno di previsione.
E’ loro compito individuare dove si dirigerà la prossima forte irruzione d’aria gelida, o la serie di irruzioni che scatenerà a seguito dell’instabilità del Vortice Polare.
Insomma, ci troviamo in una fase dove la prospettiva del dopo Capodanno è tutta da definire, dove per quanto concerne l’Italia potrebbe avvenire un’ondata di freddo estrema, oppure niente di ciò perché il freddo si dirigerà altrove. Ma è comunque una notizia quella dello Strat Warming e delle sue conseguenze.
E’ soprattutto una notizia l’intensità dello Strat Warming, il quale sembrerebbe risultare simile all’intensità che si ebbe nella fine del dicembre 1984, quando poi nei primi giorni del 1985 l’Europa e parte d’Italia furono investite da un’ondata di gelo che ad oggi viene considerata di portata storica, e tra le maggiori del secolo.