L’estate è la stagione della stabilità per eccellenza, ma talvolta il meteo può portare anche a degli episodi di maltempo notevoli.
Abbiamo avuto una prima metà di luglio decisamente infausta, con l’alternanza di troppo caldo e episodi di maltempo estremo.
A titolo di esempio, dopo 15 giorni di siccità totale, lo scoppiare di un improvviso violentissimo temporale fa più danni che benefici: i lettori si saranno accorti di tutte le devastanti grandinate dei giorni passati, le raffiche di vento e le trombe d’aria che hanno imperversato più o meno tutto il Centro-Nord, a più riprese.
Ma allora, quali sono le condizioni meteo ottimali per precipitazioni utili all’agricoltura?
La prima caratteristica è che devono essere piuttosto generose, cioè estese su molti territori, non localizzate solo in una vallata o sui pendii di una montagna.
La seconda caratteristica è che non devono essere troppo violente, poiché un nubifragio troppo forte da un lato erode i terreni e dall’altro tutta l’acqua accumulata finisce rapidamente a valle oppure evaporata all’arrivo del sole.
La terza caratteristica è che devono essere abbastanza frequenti nel tempo, possibilmente un paio di volte a settimana.
Va da sé che queste condizioni meteo sono piuttosto rare in Italia in estate, anzi sono molto frequenti le siccità alternate a violenti temporali.
Le uniche aree con le caratteristiche di cui sopra sono le vallate e i pascoli alpini, che anche in caso di alte pressioni hanno il loro rovescio di pioggia quotidiano.