La* fase meteo gelida* in arrivo tra il 3 e il 4 gennaio avrà come obiettivo il Centro Sud: ci sarà un vero e proprio tracollo termico, possibilità di neve a quote bassissime, forti venti da nord e mari in tempesta.
Purtroppo, però, il Nord Ovest rimarrà ancora una volta all’asciutto, stante la sua posizione sottovento rispetto all’arrivo dell’aria gelida. Ma anche la parte orientale del Nord Italia e le regioni tirreniche non avranno precipitazioni.
Dapprima avremo un’irruzione di venti molto forti il giorno 2, poi, una volta calato il vento, le temperature si abbasseranno notevolmente, soprattutto notte tempo e al mattino.
Saranno mattinate gelide, con estese brinate e massime al di sotto dei 10 gradi con ampio soleggiamento.
Purtroppo, non si intravede un cambiamento di regime a lungo perché una volta superata la fase meteo fredda ci potrebbe essere un nuovo addolcimento termico per anticiclone e non per venti umidi da sud. Ma la nostra analisi si ferma attorno all’Epifania, non andiamo oltre.
Insomma, il meteo stabile e secco per ora perdurerà al nord-ovest, fino a data da destinarsi. Quest’anno, fatti, non è mancato il freddo nelle suddette regioni, ma le precipitazioni: è vero che l’inverno è la stagione più secca al nord ovest e sulle Alpi, quindi non è un problema avere un mese con pochissime precipitazioni, ma ci auguriamo che il regime possa cambiare, in vista soprattutto dell’estate, stagione sempre più calda e asciutta, che richiede una buona dose di prelievo idrico per agricoltura e usi nobili.