POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 4 NOVEMBRE
Stiamo andando incontro alla maturità autunnale, ciò significa che eventuali irruzioni d’aria fredda – le prime ad annunciare l’approssimarsi dell’inverno – potrebbero effettivamente interessare anche le nostre regioni apportando condizioni meteo climatiche anomale.
Anomalie su anomalie, quindi. Perché dobbiamo considerare che ottobre, sinora, è stato un mese piuttosto caldo. In alcuni casi esageratamente caldo. Non abbiamo ancora dati che consentano di confutare il tutto scientificamente (dovremo attendere la fine del mese) ma la sensazione è che ci si trovi davanti all’ennesima mensilità segnata da temperature decisamente superiori alle medie climatiche di riferimento. Tanto in Italia quanto in Europa.
Lecito, a questo punto, aspettarsi novità imponenti. Novità che, lo sappiamo fin troppo bene, spesso si traducono in anomalie di segno opposto. Non stupiamoci, quindi, se i modelli matematici di previsione continuano a mostrarci un’irruzione fredda nei primi giorni di novembre. Poi andremo a spiegare la dinamica.
IL METEO A BREVE TERMINE
Nel frattempo stiamo affrontando un nuovo peggioramento, peggioramento che per l’ennesima volta si è manifestatonelle regioni di Nordovest, ma anche Toscana e Sardegna. Probabile un coinvolgimento anche delle tirreniche centro meridionali.
Il maltempo è provocato dall’ingresso di aria relativamente fresca nord atlantica, inserita all’interno di una saccatura che a breve si staccherà dalla circolazione principale determinando la formazione di un vortice ciclonico secondario. La goccia fredda stazionerà tra le due Isole Maggiori, quindi dovremo aspettarci condizioni di brutto tempo proprio tra Sardegna e Sicilia.
Per un miglioramento occorrerà attendere il weekend, allorquando l’Alta Pressione si riaffaccerà sulle nostre regioni facilitando il ritorno del sole e un vivace aumento delle temperature (laddove caleranno a causa di nubi e precipitazioni).
SBALZI TERMICI SEMPRE IN AGGUATO
Il post maltempo sarà segnato probabilmente dal ritorno dell’Alta Pressione. Alta Pressione che prima prenderà piede sulla Penisola Iberica, ricucendo lo strappo che si è creato nei giorni scorsi, poi dovrebbe riuscire a ricongiungersi con la struttura anticiclonica presente sull’Europa orientale.
Dovrebbe trattarsi di un breve connubio, difatti a ovest delle nostre regioni potrebbe partire una spinta anticiclonica tale da inibire la circolazione atlantica o comunque costringerla a transitare ad alte latitudini. A quel punto la risposta artica non si farebbe attendere, ossia l’irruzione fredda prenderebbe piede rapidamente in direzione sud.
ITALIA A RISCHIO
L’Italia potrebbe rappresentare uno degli obbiettivi principali dell’irruzione d’aria fredda, ma non è detto. Quasi certamente scivolerà sull’Europa orientale, da lì potrebbe essere un attimo giungere sin sul nostro Paese. Dipenderà, evidentemente, da come andrà a collocarsi l’Alta Pressione.
La nostra opinione, espressa in più circostanze, è che possa effettivamente verificarsi un’irruzione fredda. Addirittura potrebbero esservi due impulsi artici in rapida successione. Non vi stiamo dicendo che arriverà l’Inverno, perché l’Inverno arriverà a dicembre, vi stiamo dicendo che stiamo andando incontro al periodo durante il quale le manovre atmosferiche cominciano a mostrare evidentemente i primi segnali invernali, come è normale che succeda in novembre!
IN CONCLUSIONE
Dinamicità, questa la parola d’ordine. Questo quel che ci aspettiamo da qui a fine mese e probabilmente anche nella prima decade di novembre.
Ovviamente, le brusche variazioni termiche evidenziano una fase dove prevale l’estremizzazione climatica, con fenomeni atmosferici che sono spesso violenti.
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