POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 5 GENNAIO
Siamo ormai proiettati al 2020 e i modelli matematici di previsione sembrano prendere una direzione precisa. L’Italia, molto probabilmente, si troverà nell’area di confluenza tra due circolazioni nettamente distinte: da un lato l’Alta Pressione, dall’altro lato il freddo.
Alta Pressione che si sta già distendendo verso est, coinvolgendo parzialmente le nostre regioni. Ma proprio il posizionamento sull’Europa occidentale innescherà la discesa di ripetuti impulsi d’aria fredda sull’Europa orientale. Freddo che nei prossimi giorni dovrebbe interessarci più o meno vivacemente, freddo che potrebbe ripresentarsi anche nei primi giorni del nuovo anno.
Per quanto riguarda le precipitazioni potrebbero verificarsi localmente sul medio-basso Adriatico e al Sud, con nevicate sino alle basse quote. Ma dobbiamo andarci cauti perché un minimo spostamento del posizionamento anticiclonico potrebbe causare grosse variazioni nelle condizioni meteo climatiche del nostro paese.
IL METEO A BREVE TERMINE
E’ la vigilia di Natale e come previsto permane il vento. Vento che come ben sappiamo scaturisce dalla differenza di pressione tra aree geografiche più o meno distanti, nello specifico abbiamo l’Alta Pressione a ovest e l’aria fredda che inizia ad impossessarsi dei Balcani.
A livello precipitativo non aspettiamoci granché, eccezion fatta per ulteriori nevicate sui versanti nord dell’arco alpino. Situazione che rimarrà immutata a Natale, anche se probabilmente avremo molto più sole. La giornata di Santo Stefano dovrebbe alla fin fine risultare la migliore, difatti a seguire potrebbe arrivare il primo impulso freddo.
IL METEO D’INIZIO ANNO
Freddo che probabilmente caratterizzerà gli ultimi giorni dell’anno, mentre a Capodanno – quindi inizio 2020 – l’Alta Pressione dovrebbe avere la forza di espandersi con più decisione sulle nostre regioni. Ma il fulcro, a quanto pare, dovrebbe rimanere sbilanciato a ovest e lungo il fianco orientale della struttura anticiclonica potrebbe inserirsi un altro impulso freddo.
A quel punto saremo a ridosso dell’Epifania, quindi al termine delle festività. Da qui in poi è difficile dirvi cosa potrebbe succedere, ribadiamo l’importanza o meglio, l’imprescindibilità delle dinamiche atmosferiche in atto. L’ipotesi minoritaria, ovvero quella riguardante il rinforzo del Vortice Polare, sembra stia prendendo corpo ma a nostro avviso non è ancora detta l’ultima parola.
Questi giorni andranno seguiti con molta attenzione, non lato deterministico – quindi delle previsioni nude e crude – ma lato analisi atmosferiche. Vedremo se e come il Vortice Polare riuscirà a rispondere ai disturbi provenienti dalla troposfera e come tale risposta andrà a condizionare la stagione invernale.
O TUTTO O NIENTE
E’ innegabile che negli ultimi decenni, per tutta una serie di motivi (uno tra i più importanti la perdita di ghiaccio dall’Artico) il Vortice Polare si sia mostrato forte e spesso inattaccabile. Negli ultimi 2 anni abbiamo però assistito al cosiddetto fenomeno dello “split”, anche se poi gli effetti in termini di freddo e neve sono stati insignificanti.
Quest’anno potrebbe accadere la stessa cosa, ovvero si potrebbe andare incontro allo split ma a questo punto la dinamica potrebbe ritardare un po’. Di contro un temporaneo rinforzo del Vortice Polare andrebbe a inibire le manovre invernali per tutta la prima metà di gennaio. Però non è detto, attenzione, sono proprio questi i giorni decisivi e tra non molto ne sapremo di più.
IN CONCLUSIONE
Inverno che è appena iniziato, questo è giusto ricordarlo, in giro si legge tutto e il contrario di tutto ragion per cui è bene ricordarsi che la stagione ha davanti a sé 3 mesi. Da qui a marzo potrebbe comunque succedere di tutto.
LINK rapido alle PREVISIONI METEO dei capoluoghi di regione d’Italia, oppure vai su CERCA la tua località nel campo form in alto alla pagina: