POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 17 FEBBRAIO
Segnali, timidi è vero, ma i modelli matematici di previsione provano a lanciarci qualche segnale circa un cambiamento delle condizioni meteo climatiche nel corso della seconda metà mensile.
Ora, detto che l’Alta Pressione riprenderà tono subito dopo l’irruzione fredda attuale, dobbiamo dirvi che l’analisi modellistica evidenzia comunque qualche variazione al tema nel corso dei giorni. Il Vortice Polare sarà possente e imponenti strutture depressionarie prenderanno il sopravvento tra nord Europa e nord Atlantico.
Il flusso zonale, quello oceanico per intenderci, scenderà un po’ di latitudine e potrebbe arrivare a lambire le Alpi. Ciò ci porta a non escludere qualche timido affondo ciclonico che avrebbe l’onere di movimentare un po’ la situazione, portando soprattutto vento e qualche rapido passaggio nuvoloso. Le precipitazioni, però, dovrebbero essere scarse.
IL METEO A BREVE TERMINE
In questo momento stiamo registrando un crollo delle temperature a causa dell’irruzione artica più e più volte descritta. Irruzione che come ben sappiamo coinvolgerà maggiormente Balcani, poi Grecia e Turchia, ma che oltre al generale calo termico ha innescato dell’instabilità tra le regioni adriatiche e del Sud.
Instabilità che sfocerà in qualche nevicata lungo la dorsale appenninica e sin sul nord della Sicilia, si tratterà di nevicate a bassissima quota che si intratterranno localmente sino alla giornata di giovedì. Non avremo accumuli rilevanti, anche se localmente non si escludono – per via dell’orografia – fenomeni più consistenti.
Altrove tempo stabile e soleggiato, ma perlomeno il contesto climatico sarà invernale. L’Alta Pressione riprenderà forma e vigore fin dal weekend, allorquando oltre alla generale stabilità atmosferica avremo anche un rialzo delle temperature.
ANTICICLONE VS VORTICE POLARE
E’ il tema dominante di quest’inverno, ovvero un Vortice Polare devastante per forza e tenacia e conseguentemente Alte Pressioni altrettanto persistenti e cattive a sud del Circolo Polare Artico.
Scenario che si replicherà da qui a metà mese, seppur come detto in apertura con qualche variante al tema. Variante indotta da un abbassamento del fronte polare, che potrebbe portare le perturbazioni a ridosso dell’arco alpino e quindi ad avere qualche ripercussione fin sulle nostre regioni.
Il vento potrebbe rappresentare uno degli elementi di maggior spicco, ma non possiamo escludere il transito di qualche fronte instabile capace di arrecare precipitazioni su alcune aree d’Italia. In particolare lungo l’arco alpino e lungo il versante tirrenico. Sul fronte termico non sarà per niente inverno, questo è giusto rimarcarlo, difatti le temperature si dovrebbero mantenere superiori alle medie climatiche di riferimento.
CENNI D’INVERNO
Per quanto riguarda l’ultima decade di febbraio non possiamo far altro che confermare quanto scritto nell’approfondimento precedente, ovvero che i modelli matematici di previsione continuano a mostrarci segnali d’Inverno.
Sarà anche il periodo durante il quale, come da letteratura, il condizionamento del Vortice Polare – che solitamente dura dai 40 ai 60 giorni – dovrebbe mollare un po’ la presa. L’indebolimento è dietro l’angolo, qualora dovessero intervenire dei riscaldamenti in grado di destabilizzarlo totalmente ecco che gli ultimi giorni dell’Inverno potrebbero effettivamente riservarci qualcosa d’importante.
Più probabili, per capirci, irruzioni artiche in un contesto di scambi termici crescenti. Staremo a vedere, fatto sta che ormai la stagione sta per volgere al termine e per il momento c’è stato poco o nulla.
IN CONCLUSIONE
Inverno che si avvia, a grandi passi, verso la conclusione e sinora non ha mostrato alcun tipo di vivacità. Che sia la volta buona? Chissà, ne sapremo di più tra qualche giorno.
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