POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 17 DICEMBRE
Le condizioni meteo climatiche rimarranno piuttosto dinamiche, ma è difficile al momento dire quanto effettivamente farà freddo.
Le difficoltà nascono dalle complesse manovre atmosferiche in atto, delle quali ci occuperemo in seguito. Diciamo questo, che i modelli matematici di previsione lasciano intendere vari peggioramenti dettati da rapidi impulsi d’aria fredda di origine polare.
Le temperature, carte alla mano, dovrebbero mantenersi su valori prossimi alle medie climatiche di riferimento e sono previste precipitazioni a tratti. Dinamicità tipica dell’inizio della stagione invernale, giusto per capirci.
IL METEO A BREVE TERMINE
La depressione afro-mediterranea che ha investito la Sardegna, condizionando parzialmente anche il Sud Italia, ci sta per lasciare.
Si prospetta un miglioramento ma sarà un miglioramento temporaneo o meglio, non coinvolgerà ugualmente tutte le regioni. Dobbiamo tenere conto che in Europa cambierà nuovamente lo scenario, perché se è vero che in questo momento il flusso zonale oceanico sta transitando sul nord Europa è altrettanto vero che nei prossimi giorni si abbasserà nuovamente.
Difatti sul finire della settimana le correnti occidentali potrebbero portare delle perturbazioni a ridosso delle Alpi, con parziale coinvolgimento del Nord Italia e dei settori tirrenici.
SI DECIDE L’INVERNO
Riprendiamo il discorso affrontato in apertura, ovvero la configurazione barica europea inseribile in quel riassetto barico di cui si sta parlando da giorni.
Il Vortice Polare si sta spostando verso l’Euroasia, difatti appare probabile un abbassamento del cosiddetto fronte polare al quale andranno associati gli impulsi freddi di cui s’è detto. Attenzione però, se fino a qualche giorno era ipotizzabile un maggiore apporto d’aria fredda, gli ultimissimi aggiornamenti modellistici lasciano intendere un mix con l’aria atlantica e quindi scenari decisamente più complessi.
Possiamo ipotizzare alcune rapide ondate di maltempo, ma per i dettagli ovviamente è ancora presto per pronunciarsi. Maltempo che potrebbe facilitare nevicate a quote relativamente basse sul Nord Italia, mentre per le altre regioni dovremo effettivamente capire quale sarà il grado d’incidenza – o d’intrusione – del freddo polare.
IL BIVIO
Se abbiamo scritto che le sorti invernali si giocheranno nelle prossime 2-3 settimane è perché dai movimenti del Vortice Polare dipenderà l’esito di un’intera stagione.
Il nostro punto di vista lo conoscete, ovvero ci aspettiamo che possa andare incontro a nuovi pesanti disturbi entro fine anno e tali disturbi potrebbero addirittura causarne la rottura. Se ciò accadesse l’Inverno potrebbe assumere i connotati d’altri tempi, dandoci modo di parlare ripetutamente di irruzioni fredde.
Va detto tuttavia che il Vortice Polare proverà a riprendersi il maltolto, ovvero proverà a rafforzarsi tornando nella propria sede naturale – il Polo Nord. Da quel punto in poi dovremo capire se i disturbi ascrivibili alle onde di pressione planetarie riusciranno nell’intento di destabilizzarlo definitivamente. Se così non fosse si rischierebbe una stagione invernale anonima, così come proposto dalle autorevoli proiezioni stagionali.
IN CONCLUSIONE
Insomma, emerge un quadro estremamente complesso che merita costanti aggiornamenti e la prognosi non potrà essere sciolta prima di un paio di settimane. Almeno un paio di settimane.
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