POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 14 GIUGNO
Ci ritroviamo dopo la festa della Repubblica e le proiezioni meteo climatiche del lungo periodo non sono cambiate di una virgola. I modelli matematici di previsione, chi più chi meno, sono rimasti piantati con ostinazione sulle loro posizioni: la prima metà di giugno sarà tutt’altro che anticiclonica.
In particolare puntano il dito contro una struttura ciclonica in posizionamento tra la Scandinavia e il Regno Unito, peraltro già abbondantemente trattata nei precedenti articoli. Ciò che ancora lascia qualche dubbio è l’effettivo coinvolgimento delle nostre regioni. O meglio, il coinvolgimento sembra esserci ma dovremo capire se sarà un coinvolgimento diretto o se si tratterà di influenze secondarie.
A tal proposito è interessante evidenziare le ovvie differenze tra due dei più importanti modelli matematici: l’americano GFS e l’europeo ECMWF. Mostrandoci differenze importanti, che vedremo tra non molto, come spesso capita si potrebbe giungere a una soluzione intermedia. Ma andiamo con ordine.
IL METEO A BREVE TERMINE
Nelle ultime ore abbiamo già avuto un assaggio di quanto potrebbe succedere a partire dalle prossime 24 ore. Nella giornata di ieri abbiamo registrato un ingresso d’aria relativamente fresca in quota, foriera com’era prevedibile di temporali localmente violenti. Temporali che si sono concentrati al Nord Italia, dove non sono mancate devastanti grandinate.
Dicevamo dei prossimi giorni. Ebbene sì, giovedì non possiamo far altro che confermare il passaggio di una perturbazione, un vero e proprio minimo ciclonico in transito al Nord Italia che non farà altro che provocare maltempo e un brusco calo delle temperature.
Le precipitazioni colpiranno tutte le regioni, a partire da quelle settentrionali ma in graduale estensione verso il Centro Sud e le due Isole Maggiori. Trattandosi di perturbazione sostenuta da una circolazione occidentale, i fenomeni tenderanno a focalizzarsi maggiormente nelle aree di ponente. Seguirà una fase di variabilità che potrebbe sfociare nel passaggio di un secondo impulso perturbato a cavallo tra sabato e domenica. Insomma, l’Estate può attendere.
ESTATE ZOPPICANTE
Estate che rischia di dove attendere almeno sino a metà giugno, perché come detto in apertura la presenza di un’ampia struttura depressionaria nord europea non depone a favore di stabilità atmosferica duratura. Anche perché, questo è un altro elemento imprescindibile dell’evoluzione meteo climatica futura, a quanto pare l’Alta Pressione delle Azzorre strutturerà un blocco atlantico che non farà altro che incentivare l’estensione delle maglie cicloniche verso sud.
Sicuramente avremo un interessamento del Mediterraneo occidentale, ma alcuni modelli matematici – come ad esempio l’americano GFS – vedono un coinvolgimento anche delle nostre regioni. Stiamo parlando di un coinvolgimento diretto, quindi di maltempo che potrebbe protrarsi a tratti sino a metà mese.
L’europeo ECMWF vede invece un maggiore interessamento del Mediterraneo occidentale, con effetti secondari sulle nostre regioni di ponente (in particolare al Nord Italia). Ma anche in questo caso, ed è importante evidenziarlo, non s’intravedono all’orizzonte pericolose ondate di caldo e considerando che ci stiamo proiettando verso l’esordio dell’Estate astronomica è sicuramente una notizia degna di nota.
IN CONCLUSIONE
Insomma, per il momento l’Anticiclone africano dovrà attendere tempi migliori. Si prospettano un paio di settimane tutt’altro che stabili, durante le quali potrebbero verificarsi ondate di maltempo davvero importanti.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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