POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 18 OTTOBRE
In queste ore stiamo affrontando un nuovo peggioramento meteo dal sapore invernale. Non tanto per le temperature o per le precipitazioni, quanto per la configurazione barica che sta innescando un’altra discesa d’aria fredda sul nostro Paese. Freddo che sull’Europa orientale è davvero invernale, difatti si registrano gelate e nevicate a bassa quota.
Ma cosa accadrà in seguito? A quanto pare i modelli matematici di previsione ci suggeriscono un miglioramento, miglioramento che però scaturirà da importanti cambiamenti tra l’Atlantico nordorientale e l’Europa settentrionale. Difatti avremo l’allungamento di un’ampia depressione verso sudovest, direzione Penisola Iberica o addirittura ancora più a occidente.
In tal modo avremo una risposta anticiclonica nel cuore del Mediterraneo, dovrebbe trattarsi del promontorio nord africano pertanto ci aspettiamo un periodo di bel tempo e un forte rialzo delle temperature. Per capirci, la più classica delle ottobrate. Ma come vedremo a breve potrebbe trattarsi di una fase del tutto estemporanea.
IL METEO A BREVE TERMINE
Andiamo per un attimo nel dettaglio di quanto sta accadendo perché nell’arco di pochi giorni siamo in presenza di una seconda ondata di freddo.
Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: fossimo stati a dicembre, ancor più tra gennaio e febbraio, in questo momento si parlerebbe di nevicate a bassa o bassissima quota. L’aria fredda si sta gettando con impeto sul Mediterraneo e a contatto con le calde acque che circondano i nostri mari ecco l’inevitabile sviluppo di un vortice ciclonico secondario.
Vortice in formazione sul Tirreno, poi a quanto pare scivolerà verso sud in direzione delle regioni meridionali. I venti settentrionali, forti, stanno facendo crollare le temperature. Prevediamo precipitazioni localmente intense, ma per i dettagli in tal senso non mancheranno specifici approfondimenti.
OTTOBRATA
In seguito avremo molto probabilmente la comparsa di un’ampia depressione nord atlantica. Depressione che giocherà un ruolo fondamentale nel guidare le condizioni meteo verso metà mese.
Come detto in apertura ci aspettiamo l’estensione di tale depressione verso sudovest e a detta degli ultimissimi aggiornamenti modellistici potrebbe puntare la Penisola Iberica o addirittura le Azzorre. In tal modo, lo sappiamo, l’unica risposta qui da noi non può che essere il promontorio anticiclonico nord africano.
Difatti andremo incontro a un periodo di bel tempo, con temperature in forte aumento che ci porteranno a parlare senza indugio di ottobrata. Passeremo dal freddo al caldo, nuovamente.
MA L’ATLANTICO NON CI STA
Riprendiamo il discorso affrontato nei precedenti approfondimenti perché a quanto pare si tratterà di una fiammata anticiclonica temporanea. Attenzione però, perché sino a ieri i più autorevoli modelli matematici di previsione ci dicevano che la presenza dell’Alta Pressione avrebbe potuto protrarsi sino al 20 ottobre.
Oggi “fortunatamente” non sembrano esserci i presupposti perché ciò accada, ma è un’ipotesi che non possiamo minimamente trascurare. Oggi pare che la Depressione d’Islanda sia in grado di pilotare la saccatura verso est, in direzione del Mediterraneo centrale.
Se così fosse si spalancherebbero, ovviamente, le porte ad un peggioramento tipicamente autunnale. E potrebbe trattarsi di una crisi di lunga durata perché sancita da un profondo cambiamento dello schema barico europeo. Vedremo.
IN CONCLUSIONE
Potrete intuire, non ci vuole chissà che, che ottobre potrebbe proseguire sulla strada della dinamicità. Dinamicità piuttosto esasperata, che potrebbe portarci alternanza tra fiammate d’Alta Pressione, irruzioni fredde e perturbazioni atlantiche.
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