METEO SINO AL 4 GENNAIO 2020, ANALISI E PREVISIONE
Siamo nel pieno della prima ondata di freddo dell’inverno, derivante dall’afflusso di correnti artiche lungo il bordo orientale di un vasto anticiclone con massimi sul Centro Europa. L’azione fredda nordica colpisce più direttamente le regioni adriatiche e quelle del Sud apportando una certa variabilità con precipitazioni lungo le aree esposte appenniniche, fino a quote molto basse.
Il calo termico è stato decisamente importante. Pur non trattandosi di un raffreddamento eccezionale, questo ricambio d’aria risulta molto sensibile dato che viene a realizzarsi dopo un lungo periodo con temperature ben superiori alle medie del periodo. Il raffreddamento risulta acuito dal vento sostenuto dai quadranti settentrionali, fra grecale e tramontana.
L’aria fredda continuerà ad affluire tra domenica e lunedì, apportando ulteriore neve fino a quote basse sulle regioni adriatiche e parte del Sud. Già negli ultimi giorni dell’anno l’anticiclone riprenderà a spingere verso il nostro Paese. Questa nuova espansione anticiclonica scalzerà l’irruzione fredda, che comunque tenderà parzialmente a persistere sull’estremo Sud Italia.
SUPER ANTICICLONE AD INIZIO ANNO
Allargando lo sguardo all’Europa, Siamo dinanzi ad una figura anticiclonica davvero imponente, con geopotenziali davvero elevatissimi rispetto al normale tra Regno Unito, Mare del Nord, Danimarca e parte della Scandinavia. Le perturbazioni atlantiche sono così costrette a deviare la loro rotta verso latitudini molto settentrionali.
Il consolidamento anticiclonico garantirà stabilità prevalente anche ad inizio settimana su buona parte dell’Europa. Si toccheranno massimi di pressione al suolo fino a 1043 hPa tra Germania, Polonia e Repubblica Ceca. In Italia qualche refolo d’aria più fredda dai Balcani potrebbe affluire ancora fin verso Capodanno, producendo una residua variabilità sui settori ionici e la Sicilia.
Le temperature tenderanno a risalire entro la giornata di San Silvestro, grazie ad una massa d’aria di matrice afro-mediterranea che supporterà l’anticiclone. Ci sarà un generale rialzo termico, a partire soprattutto dai valori massimi diurni, che si porteranno ben oltre la norma. Con l’anticiclone, sono attese nebbie in progressiva intensificazione sulle pianure del Nord.
Un piccolo vortice d’instabilità potrebbe interessare il Centro-Nord tra il 2 e il 3, mentre un cambiamento più marcato si potrebbe realizzare a ridosso dell’Epifania, quando l’anticiclone potrebbe ridimensionarsi, ma è una tendenza da confermare. Ancora una volta l’Italia potrebbe essere lambita da una nuova discesa d’aria fredda, diretta verso le nazioni orientali del Continente.
METEO PER OGGI, LUNEDI’ 30, ULTIME NEVICATE AL SUD
Persisterà residua variabilità al Sud e sulla Sicilia Settentrionale, con possibili rovesci di neve fino in collina. Avremo poi cieli nuvolosi sul medio versante adriatico, ma con assenza di precipitazioni. Il bel tempo dominerà sul resto d’Italia, ma sono da segnalare le nebbie sempre più fitte sulle pianure del Nord, quale effetto del consolidamento del campo di alta pressione.
TANTO SOLE TRA SAN SILVESTRO E CAPODANNO
Assisteremo ad una maggiore espansione del cuore dell’alta pressione verso l’Italia, con conseguente bel tempo su tutte le regioni e miglioramento anche al Sud. Sono attese ancora delle nebbie in pianura al Nord, derivante dalle inversioni termiche in accentuazione nei bassi strati. Anche la giornata di Capodanno non vedrà notevole, con bel tempo prevalente.
STOP AL FREDDO IN SETTIMANA
Già nei primi giorni della settimana e poi a Capodanno le temperature riprenderanno a salire, per riportarsi al di sopra delle medie, tranne che in Val Padana dove le nebbie impediranno il riscaldamento diurno. Questo rialzo termico deriverà dall’afflusso di massa d’aria molto mite di matrice afromediterranea, a supportare il vasto e forte anticiclone.
ULTERIORI TENDENZE METEO
L’inverno sembra ancora avere molta difficoltà a decollare davvero, a causa di un Vortice Polare che continuerà a mantenersi molto attivo. Ciò garantirà stabilità sull’Italia, avremo quindi fin da subito le classiche “secche di gennaio”, con poche prospettive di cambiamento sino almeno all’Epifania (non è da escludere un nuovo impulso freddo verso il Sud Italia), in quanto l’anticiclone si manterrà decisamente ingombrante sul Mediterraneo Centro-Occidentale.
Più avanti, i super elaboratori insistono per una sorta di frustata di aria gelida. Ma ne parleremo nel meteo a lungo termine.
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