Il punto meteo climatico: martedì abbiamo proposto un articolo tratto da una recente pubblicazione sull’analisi storica dell’andamento del Vortice Polare e dei risvolti invernali in termini di freddo.
Abbiamo avuto conferma di quanto si supponeva da tempo, ovvero che l’indebolimento del Vortice Polare conduce alla distribuzione del freddo alle medie latitudini. Per intenderci, il freddo che in situazioni di Vortice compatto se ne sta sull’Artico viene improvvisamente rilasciato verso sud. Accade maggiormente negli USA nordorientali, nell’Europa settentrionale e sull’Asia.
Ma perché stiamo affrontando questo argomento? Beh, perché come saprete si sta ragionando in termini invernali in proiezioni meteo climatiche non più così distanti. Nello specifico, saprete che la prima settimana di novembre vedrà imporsi ampie manovre invernali sullo scacchiere europeo. Manovre invernali che, guarda caso, traggono spunto proprio dal Vortice Polare.
Il trottolone gelido (rammentiamo che stiamo parlando di una struttura ciclonica enorme semipermanente che va a formarsi sulla verticale del Polo Nord nel corso del semestre freddo) sta già subendo i primi disturbi: impulsi d’aria calda dal Pacifico sono saliti alle alte quote determinandone una modifica strutturale. Quando ciò accade osserviamo un Vortice disturbato, talvolta allungato in direzione sud. E’ quel che sta accadendo attualmente e il risultato lo si scorge agevolmente nei modelli matematici di previsione.
Ora, lo ripetiamo per l’ennesima volta: non vi stiamo dicendo che il freddo verrà sicuramente in Italia. Vi stiamo dicendo che le ampie manovre invernali europee della prima decade di novembre avranno una causa. Poi se alcuni tasselli – come sembra – dovessero incastrarsi a dovere ecco che l’Italia potrebbe ricevere il suo primo buffetto invernale. E di questi tempi è tutt’altro che scontato…