Le condizioni meteo in Italia sono temporaneamente migliorate, ma nelle prossime ore subiranno un cambiamento, con la possibilità di temporali sono molte località interne, soprattutto nella Penisola. Nel frattempo, farà diffusamente caldo con temperature che si manterranno decisamente superiori alle medie del periodo.
La vista dal Meteosat mostra una formazione nuvolosa di ragguardevole imponenza nel Tirreno centrale. Si potrebbe trattare di un MCS (Mesoscale Convective Systems), ovvero di un agglomerato di nubi temporalesche foriere di temporali e precipitazioni anche di forte intensità, oltre che violente raffiche di vento.
L’evoluzione della massa temporalesca è abbastanza complessa: i modelli fisico matematico che fanno previsioni su scala globale, individuano che l’ammasso di temporali si sposti verso la Sardegna dove si avrebbero piogge di moderata o forte intensità. Ma sarebbero coinvolte, con fenomeni meno intensi e parzialmente, anche le regioni tirreniche centro meridionali e la Sicilia.
I modelli matematici derivanti da quelli globali, ma che focalizzano le previsioni e le determinano ad alta risoluzione, prospettano precipitazioni per la Sardegna molto intense.
Come già evidenziato stamane, non c’è nessun uragano in rotta verso la Sardegna. Quella vista dal Meteosat e dai dati disponibili, è un’area temporalesca che potrebbe anche generare piogge molto intense, ma non c’è alcuna previsione area di bassa pressione con vento superiore ai 100 km orari.
C’è il sospetto che si formi un TLC, una sorta di ciclone mediterraneo. Ma questi fenomeni sono difficilmente prevedibili, e le attuali proiezioni dei modelli matematici ne hanno ridotto sensibilmente la possibilità.
Comunque, le abbondanti precipitazioni che si dovrebbero avere nelle aree prossime al vortice di bassa pressione, come le regioni tirreniche centro meridionali, la Sicilia, oltre che la Sardegna già ampiamente menzionata, potrebbero determinare problemi di natura idrogeologica, come già accaduto nel passato.
Gli eventi meteo estremi di origine mediterranea, sono difficilmente prevedibili, in specie situazioni come quella prospettata dai modelli matematici, i quali necessiterebbero di aggiornamenti ben più veloci è frequenti per poter ottenere previsioni di maggior affidabilità.
Ci risulta che negli Stati Uniti i modelli matematici su scala locale effettuano aggiornamenti molto fitti nell’arco della giornata, per dare proiezioni sull’evoluzione di fenomeni meteo di una certa rilevanza con elevata affidabilità. In Europa al momento non abbiamo modelli matematici analoghi, anche perché nel nostro Continente i fenomeni atmosferici sono decisamente meno estremi rispetto a quelli nord americani.
Ma il clima sta cambiando molto rapidamente, e sovente ci siamo trovati di fronte a situazioni estreme che hanno causato danni, se non vittime. Ovviamente servirebbero investimenti sulla ricerca e quindi prevenzione.
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