Qualche giorno fa, probabilmente lo ricorderete, abbiamo parlato del trend meteo climatico autunnale secondo uno dei più autorevoli modelli matematici stagionali.
Il modello americano CFSv2 ha suggerito, per il mese di settembre, precipitazioni abbondanti dal normale un po’ su tutte le nostre regioni. Settembre che incombe, tra qualche giorno sicuramente potremmo farci un’idea più precisa di ciò che ci aspetta almeno nella prima decade ma già possiamo dirvi che giungono conferme circa il peggioramento che caratterizzerà il primo weekend mensile.
Oggi abbiamo scelto invece di mostrarvi il possibile andamento termico dell’intero trimestre autunnale, quindi di settembre ottobre e novembre. A fornirci una panoramica estremamente interessante è la mappa che abbiamo scelto di allegare, una mappa che sintetizza le anomalie termiche del periodo osservato è quel che si evince abbastanza facilmente è che su gran parte d’Europa e persino in Russia le temperature potrebbero superare la media trentennale di riferimento (1981-2010).
Chiaro che a noi interessa l’Italia, Italia che potrebbe rappresentare l’eccezione alla regola (ove per regola intendiamo chiaramente l’innegabile trend al riscaldamento globale che sta caratterizzando il nuovo millennio). Su tutte le nostre regioni, questo suggerisce il modello, le temperature dovrebbero rispettare sostanzialmente la media. Badate bene che a fronte di uno scenario come quello ipotizzato se davvero le temperature dovessero gravitare intorno alla normalità sarebbe una grande conquista.
Permetteteci però di fare una considerazione importante, ovvero che un modello di questo tipo chiaramente ha una risoluzione spaziale blanda e che pertanto potrebbe subire rivisitazioni (ovviamente il trend di fondo) cammino facendo. Non solo, considerando che si tratta di anomalie termiche trimestrali non è detto che tutto il trimestre sia caratterizzato da temperature superiori alla norma.
Potrebbe difatti verificarsi un mese all’insegna del gran fresco e magari due all’insegna del caldo anomalo, oppure due mesi lievemente più freschi dal normale mentre un altro potrebbe risultare decisamente più caldo. Capite bene quindi che generalizzare non è possibile è che ogni nuovo aggiornamento che verrà proposto dagli americani potrebbe cambiare le carte in tavola. Per questa ragione continueremo a trattare l’argomento anche nelle prossime settimane.