Non ci sarà più il passaggio dall’ora solare a quella legale. A stabilirlo è la risoluzione approvata dai deputati del Parlamento Europeo con 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astensioni. L’effetto di questa decisione non è immediato e l’abolizione del cambio dell’ora avrà effetto dal 2021.
Insomma, domenica prossima dovremo regolarmente spostare in avanti le lancette dell’orologio per passare all’ora legale e così sarà anche nel 2020, sia per il ritorno all’ora solare che per l’ora legale. Invece il 2021 potrebbe essere l’ultimo anno con un cambio stagionale dell’ora nell’Unione europea.
Gli Stati membri manterranno il diritto di decidere il proprio fuso orario. I Paesi dell’Ue che decidono di mantenere l’ora legale dovrebbero regolare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di marzo 2021, mentre quelli che opteranno per l’ora solare lo faranno l’ultima volta nell’ultima domenica di ottobre 2021.
Vedremo cosa deciderà l’Italia, anche se ricordiamo che l’ora legale consente un grosso risparmio in termini di energia per l’ora di luce in più. L’Unione ha unificato per la prima volta le disposizioni relative all’ora legale nel 1980, al fine di garantire un approccio armonizzato al cambio dell’ora nel mercato unico.
Prima di allora, infatti, le pratiche nazionali relative all’ora legale e agli orari erano divergenti. L’attuale direttiva sull’ora legale impone agli Stati membri dell’Ue di passare all’ora legale l’ultima domenica di marzo e di tornare all’ora solare l’ultima domenica di ottobre