Le ultime elaborazioni meteo climatiche per Giugno 2018 prospettano forti anomalie climatiche che andrebbero a condizionare buona parte del mese, compromettendo il normale avvio della stagione estiva su parte d’Italia, specialmente le zone interne centrali e settentrionali.
Il dettaglio della previsione con una sintesi lo abbiamo evidenziato a fine articolo dove troverete informazioni meno specifiche. Insomma, ma non mancate di leggere quanto segue:
come al solito rammentiamo che le previsioni meteo climatiche a così lungo termine sono soggette a sensibili rettifiche. Pertanto, questo approfondimento e finalizzato esclusivamente a ad aggiornare il lettore su quanto definito dai modelli matematici di previsione. Vi invitiamo a non utilizzare le seguenti informazioni per programmare le vostre attività future.
L’aspetto saliente per il mese di Giugno potrebbe essere la frequente presenza di aree di bassa pressione dell’aria mediterranea centro occidentale, e quindi l’Italia. Basse Pressioni che corrisponderebbero anche in quota, quelle che poi danno vita ai temporali nella stagione estiva.
Le proiezioni meteo climatiche prospettano che un centro di alta pressione si posizionerà stabilmente con i suoi massimi verso la Scandinavia, determinando una forte anomalia per quella vasta area, dove dovrebbero transitare le perturbazioni oceaniche.
Una seconda anomalia con pressioni atmosferiche molto superiori alla media si avrebbe ad ovest delle Isole Britanniche, e questa determinerebbe un rallentamento al transito delle perturbazioni oceaniche verso l’Europa, per altro già in diradamento nel mese di Giugno rispetto agli altri mesi per le note cause naturali.
Le perturbazioni oceaniche quindi prenderebbero la via verso le regioni polari ed in parte, transiterebbero attraverso le Isole Britanniche con rotta verso il Mediterraneo centro occidentale, dove andrebbero ad alimentare aree di bassa pressione semi-permanenti per buona parte del mese.
TEMPERATURE
Dal punto di vista termico probabilmente solo il settore più occidentale del Nord Italia potrebbe avere temperature sotto la media di Giugno sino a 1-2°C (previsioni così dettagliate, nel lungo termine, sono da prendere in scarsa considerazione), mentre le regioni adriatiche e le Isole Maggiori potrebbero avere temperature di poco sopra la media, forse per ingerenza di correnti nord africane, mentre nel resto d’Italia il mese di Giugno dovrebbe trascorrere con temperature attorno alla media stagionale, perciò con valori estivi.
Per curiosità, nella Penisola Iberica a causa della forte instabilità atmosferica, così pure nella regione del Maghreb (nord est Marocco, nord Algeria e parte della Tunisia) si avrebbero anomalie negative anche marcate.
TEMPERATURA DEI MARI
Per buona parte delle acque superficiali del Mar Mediterraneo sono attese con temperature fino a 3°C superiori alla media del periodo, ovvero valori assimilabili a quelli di luglio-agosto. D’altronde, nei mari prevarrà il sole, mentre nubi e temporali interesseranno soprattutto le terre emerse, anche se ci potrebbero essere periodi nuvolosi perché l’anomalia con le Basse Pressioni è comunque ragguardevole.
Altra curiosità: ancora una volta, tutta la regione polare, potrebbe avere temperature dell’acqua molto superiori alla media, in alcune aree come l’artico russo, anche di circa 10°C più alte della norma.
“Invece le acque oceaniche tra l’Islanda e le Isole Britanniche sarebbero ancora una volta più fredde della media. Questa è situazione appare da ormai 2 anni e mezzo, ed è stata attribuita ad un grave rallentamento della Corrente del Golfo.
Mare più freddo della media è atteso nel Mar Nero.
PRECIPITAZIONI
Le previsioni indicano la possibilità di avere frequenti aree di bassa pressione tra l’Italia e la Penisola Iberica (anomalie bariche, si veda la mappa), pertanto in una vasta area che va dall’Italia centro-settentrionale sino alla penisola Iberica, in parte del Maghreb, dei Balcani centro meridionali e sino alla penisola anatolica ci sarebbero precipitazioni superiori alla media. Ciò vuol dire che si potrebbero avere molti temporali, ben oltre la norma del periodo.
Il mese di Giugno 2018 si prospetta parecchio temporalesco, e con i mari caldi come fine luglio, se non agosto, i fenomeni potrebbero risultare intensi.
Riguardo i picchi di anomalia visibili dalle mappe, preferiamo soprassedere, in quanto il loro posizionamento cambia di frequente.
Curiosità: la presenza di frequenti anticicloni determinerebbe precipitazioni sotto la media e più caldo della norma sulla Russia europea, parte della Scandinavia e delle Isole Britanniche, oltre che della Francia.
Le precipitazioni sono attese nella media in Sardegna, al Sud Italia ed in Sicilia. Ma le medie pluviometrico di queste zone hanno precipitazioni irrisorie. Pertanto, in questa parte d’Italia le prospettive di precipitazione sarebbero scarse.
TEMPERATURE
Come spesso avviene, la previsione delle temperature è una nota dolente, in quanto sovente vengono previste temperature superiori alla media stagionale o del periodo. In questa circostanza, invece abbiamo una buona notizia molto diversa dal solito. Le previsioni continuano a sostenere che solo le regioni alpine centro orientali, avrebbero temperature sopra la media, così come la Sardegna ed il Sud Italia.
Sotto la media, anche se di poco andrebbero le Alpi più occidentali, mentre il resto d’Italia, andrebbe nella media.
Curiosità: temperature sotto la media sono attese nella penisola iberica, in particolare nella regione della meseta spagnola dove la temperatura di giugno comincia ad essere rovente. La causa di questa anomalia dovrebbe essere causata dalla presenza di frequenti temporali diurni che ridurrebbero la radiazione solare, ciò abbasserebbe i valori della temperatura media. Temperature sopra la norma ci sarebbero su tutta l’Europa orientale, buona parte della Scandinavia e soprattutto nelle regioni polari.
IN CONCLUSIONE
Le previsioni prospettano un mese di Giugno 2018 con anomalie abbastanza ampie, ma neppure così gravi da compromettere in molte regioni l’avvio della bella stagione.
Pioverebbe più della media al Nord Italia, ma da queste parti Giugno è un mese piovoso, se dovesse piovere il 50/70% oltre la media, ma con temperature nella norma, sarebbe estate.
Pioverebbe forse meno della media nella regione alpina, con temperature sopra la norma nel settore centro orientale. Questa previsione ci lascia perplessi per le precipitazioni, anche se questa previsione potrebbe derivare dall’influenza negativa che si avrebbe dalle piogge a macchia di leopardo dei temporali. Nelle Alpi, nella media del suo clima, in giugno transitano ancora le perturbazioni che danno piogge diffuse.
Nel Centro Italia pioverebbe più della media nelle località interne, dove ci sarebbero temporali pomeridiani. La temperatura nella norma farebbe intendere un avvio della stagione estivo favorevole, specie nelle coste.
I temporali pomeridiani di giugno non sono una novità, ed una maggiore frequenza non sarebbero causa di intollerabili anomalie climatiche. Di certo servirà avere poi un riscontro il prossimo mese, in quanto l’attività temporalesca pomeridiana può estendersi anche alle coste, e potrebbero essere sfavorite le tirreniche, dato che in quelle adriatiche è attesa una temperatura più alta della media. Ma siamo nel campo delle ipotesi, anche se supportate dai modelli matematici.
Isole Maggiori e Sud Italia, in questa parte d’Italia, le previsioni indicano temperature nella media nel settore tirrenico, oltre la media in Adriatico e le Isole, in un contesto pluviometrico nella media, ovvero quasi non ci sarebbero precipitazioni. Eppure, i temporali si avrebbero nel vicino Nord Africa e nel sud del Balcani, nella Grecia, l’Albania, e l’assente di temporali al Sud nella previsione è inspiegabile. Ma come spesso scriviamo, queste previsioni hanno una bassa risoluzione ed un’affidabilità non definibile.
Comunque, la previsione, nel suo complesso, prospetta il rischio di forti anomalie climatiche innescate dalle pesanti anomalie che danno pressioni atmosferiche in quota parecchio più basse della media.
Infine, un breve cenno all’Estate 2017: potremmo sintetizzare la prospettiva previsionale di una stagione quasi normale, con maggiori precipitazioni rispetto alla norma, quindi con più temporali, o forse con piogge più intense. Non è noto se ci sarà un aumento dei giorni di pioggia, quello che emerge dalle previsioni è che potrebbe piovere mediamente più delle medie trentennali.