Dando uno sguardo al meteo a livello europeo si può notare una vastissima area estremamente calda per il periodo: tali anomalie, così marcate, oltre a essere una conseguenza dell’estremizzazione climatica di questi ultimi periodi, sono molto pericolose per eventuali fenomeni temporaleschi di forte intensità.
L’ondata di meteo estremo dell’ultima settimana nel Nord-Ovest italiano non è altro che la conseguenza di questi scambi meridiani: aria fredda che scende a latitudini piuttosto insolite e aria molto calda che sale a latitudini altissime creano uno scombussolamento della circolazione generale continentale e quando due masse d’aria si fronteggiano ne nascono fenomeni meteo di forte intensità.
Questa è una conseguenza dei cambiamenti climatici, anche se ricordo che tali temporali sono sempre esistiti anche nei decenni passati. Semmai il punto è capire quanto questi ultimi siano aumentati negli ultimi anni: difficile dirlo, perché ora abbiamo molta più documentazione scientifica e filmati su internet (che qualche decennio fa ovviamente non esistevano), ma il dubbio resta.
La fisica ci dice che se l’atmosfera è più calda cioè maggiore energia termica e umidità in gioco e pertanto aumenta il rischio di fenomeni meteo di forte intensità: ciò vuol dire che quando due masse d’aria estreme si fronteggiano i fenomeni temporaleschi possono essere più violenti di un tempo.
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– ANCONA