L’irruzione fredda di questi giorni, condita da venti forti ha provenienza settentrionale: il meteo a livello europeo, infatti, è caratterizzato dall’estensione del freddo di matrice artico-marittima a buona parte del continente.
Questo è un fenomeno assolutamente tipico del periodo, che ci condurrà in una settimana invernale: ciò non deve stupire, anzi dovrebbero stupire le forti anomalie termiche di inizio dicembre, già commentate sul sito.
Si notano tre aree distinte: la prima è quella gelida su Russia e Ucraina, con gelo acuto anche di giorno; la seconda è quella Transalpina con clima freddo (massime sui 4-7°C); la terza è quella del nostro Paese, con massime molto miti di 13-17°C.
La diversità climatica tra Europa Orientale ed Occidentale sta tutta qui: l’influenza mitigatrice dell’oceano e del Mar Mediterraneo a ovest, il vicino anticiclone russo-siberiano a Est. Nel mezzo, la cosiddetta “Mittleuropa”, quell’area dove da un lato sente l’effetto mite-umido dell’oceano o del mare e dall’altra percepisce le colate gelide da nord e da est.
L’Italia è in quest’ultima fascia, ma risente anche della protezione alpina, importante barriera sia per i venti atlantici, sia per le piogge, sia per il freddo da nord, come sta avvenendo in questi giorni.