Prima l’afa, opprimente, insopportabile, poi di botto i mega temporali con tanto di trombe d’aria e incredibili grandinate. Tutto questo è meteo estremo, c’è poco da fare.
Stati Uniti? No. Europa? No. Stiamo parlando chiaramente dell’Italia. Italia, più in generale Mediterraneo, che mai come quest’anno è sottoposta a stressanti condizioni meteo climatiche. Una sorta di “taranta” che taglia il fiato, che vede alternarsi ondate di caldo dall’Africa e rapidi passaggi di perturbazioni.
Quanto esposto è sintesi delle ultime 24 ore: venivamo da un’intensa ondata di calore, non eccezionale ma intensa, e si aspettava il passaggio di un piccolo vortice depressionario. E’ accaduto ed è accaduto con effetti localmente eclatanti. Avrete letto, o magari sentito, dei mastodontici temporali che hanno attraversato Liguria, Toscana, Umbria, Marche ed Emilia Romagna. Sapete perché si sono formati? Perché il caldo umido era così intenso che al primo spiffero fresco si è scatenato il finimondo.
Ora sta soffiando il vento, un vento teso occidentale che fa letteralmente crollare le temperature. Non dappertutto allo stesso modo, ma l’abbassamento termico è importante e lo si percepisce a pelle. Ma forse la domanda che ci si pone è questa: che fine ha fatto la normalità? In effetti è un quesito più che giustificabile.
Anni fa eravamo abituati a commentare estati roventi, con l’Alta Africana che abbracciava l’Italia senza soluzione di continuità. L’Estate del 2018, invece, forse forse risente di quanto accaduto lo scorso inverno e in particolare nel mese di febbraio, allorquando si verificò uno sconquasso atmosferico incredibile. L’estrema variabilità subentrata da quel momento in poi si protrae tutt’ora ed è difficile scorgere segnali di stabilità duratura. Ma per avere stabilità africana, con la terribile calura, meglio che si prosegua su questi binari.
La speranza è che si possa un attimino tirare il fiato in termini di precipitazioni violente, perché di quelle non c’è alcuna necessità.