Appena un anno fa, proprio in questi giorni si viveva una fase meteo eccezionale, con una fortissima vampata di caldo africano che andò ad espandersi su gran parte dell’Europa, con massimi effetti sui paesi occidentali del Continente.
Il caldo arrivò all’improvviso e con intensità estrema, portando clima rovente dal 25 al 29 giugno con temperature che si impennarono anche fino a 15 e persino localmente addirittura 20 gradi sopra la media in alcune parti dell’Europa.
Non venne risparmiata nemmeno l’Italia, anche se non tutta. A risentire del caldo furono le regioni del Nord e parte di quelle centrali. Per intenderci, vennero battuti dei primati di temperatura che resistevano dal 2003, l’anno dell’estate più rovente a memoria d’uomo.
Le potenzialità dell’ondata di calore più forte che si ricordi si manifestarono appieno su aree collinari e montuose, ma anche sui fondovalle alpini. Aosta e Bolzano raggiunsero il 27 giugno picchi di 40 gradi, livello che non si era mai registrato nel mese di giugno. Anche Varese raggiunse il suo record assoluto di sempre.
Sul catino padano le temperature invece andarono ad oscillare in media tra i 36 e i 39 gradi, spesso accompagnate da un tasso d’umidità così alto da rendere l’aria estremamente opprimente. Punte isolate di 40 gradi si toccarono sulla pianura emiliana da Piacenza a Bologna, ma anche sull’alessandrino.
Vennero così frantumati diversi record di giugno, dato che un caldo di tale entità rappresenta un vero eccezionale per il primo mese d’estate. Se si fosse instaurato il foehn anche in pianura, le temperature potevano raggiungere picchi ancora più alti, da record assoluto.
A conferma dell’aria particolarmente rovente in quota, vi fu il dato del radiosondaggio di Milano Linate, con la registrazione di 27.5 gradi in libera atmosfera all’altezza di 850 hPa (circa 1600 metri di quota). Venne così disintegrato record precedente di +25.8°C di fine luglio 1983.
La lingua di caldo rovente si propagò velocemente dal nord Africa verso l’Europa occidentale investendo dapprima Spagna e Francia prima di curvare sul Nord Italia. Molti record furono battuti soprattutto in Francia. Il picco più alto fu di +45.8°C a Gallargues-le-Montueux.
Tale valore incredibile andò a distruggere il vecchio record nazionale in Francia di 44,1°C, che resisteva dall’estate 2003. Quanto accaduto lo scorso anno rasenta la follia climatica e impone una seria riflessione sull’andamento del clima impazzito verso gli estremi.