L’immagine del Meteosat delle 18:00 italiane (16 UTC) ci mostra nel canale del visibile una vasta area di bassa pressione che interessa l’Europa centrale, la Francia e tutti i paesi alpini, inoltre il Nord Italia.
Fronti nuvolosi si addensano anche verso il mare di Corsica e di Sardegna, oltre che la Toscana.
Nel pomeriggio di venerdì, l’aria fresca si trovava a ridosso del Nord Italia dove le temperature si sono già sensibilmente scese nel settore centro-occidentale, con neve sull’arco alpino a quote decisamente inferiori ai 3000 metri.
La neve in alcune aree è caduta fino a 2500 metri di quota.
L’aria ciclonica tenderà a traslare verso est, e l’aria fresca verso sud e quindi a far arretrare verso sud l’anticiclone africano che ancora interessa tutto il centro-sud Italia, dove anche venerdì è stata una giornata di caldo estremo, con temperature che hanno superato anche 40° centigradi.
Come abbiamo detto le condizioni meteo volgono verso un rapido cambiamento.
Se il guasto che interessa il Nord Italia non presenta anomalie climatiche, infatti è abbastanza normale che d’estate le regioni del Nord vengano interessate da perturbazioni che vengono dall’oceano Atlantico, è anomala la lunga ondata di calore che interessa l’Italia, anche se volge al termine, ma che comunque rientrerà nella storia della meteorologia e climatologia italiana, come riferimento per le ondate di calore.
In Oceano Atlantico osserviamo che sono presenti molti corpi nuvolosi, in particolare sulle Isole Britanniche fino alla Scandinavia è attiva un’altra perturbazione, a cui fa seguito un impulso d’aria fredda, e poi ancora in Oceano ci sono altre perturbazioni.
A differenza di quanto abbiamo osservato durante lo scorso autunno, l’oceano Atlantico quest’anno appare piuttosto vivace e ricco di perturbazioni fin dall’estate.
Ci auguriamo che ciò sia di buon auspicio per avere un autunno piovoso in Italia, che ponga fine alla lunga siccità.