Le condizioni meteo in Italia su alcune aree del Paese sono prossime alle medie del periodo dell’anno, ma in altre succede uno sconquasso. È sufficiente uno sbuffo d’aria fredda in alta quota per generare super temporali imprevedibili.
Nel pomeriggio di venerdì, un primo temporale violentissimo si è formato nel bergamasco, con grandine e tempesta di fulmini. Un secondo, neppure un’ora dopo, dal niente su Milano. Altri, con medesime caratteristiche in Abruzzo, Molise, Puglia, mentre potrebbero passare per essere meno anomali quelli dell’Appennino.
Ed è l’imprevedibilità di questi temporali violentissimi uno degli aspetti peculiari di questa Estate. Stagione che se per la temperatura ci da valori, per ora, prossimi alla normalità (ma non nella media), offrendo laddove è tornato il bel tempo, una parvenza di bella stagione, quasi quella di un tempo, mentre altrove l’Estate ha dei flash di meteo estremo, esagerato, insomma.
Ciò succede non solo in Italia, ma soprattutto in Europa, dove la cronaca meteo potrebbero apparire, per chi non ha conoscenza dei fatti, terrorismo meteo. Ma non lo è, lo era quello di altri anni, ma quest’anno ormai se ne parla lo stretto necessario, tanto ci siamo abituati all’estremizzazione del clima.
Nelle Isole Britanniche c’è emergenza incendi, a Giugno c’era stata in Svezia dove dall’Italia avevamo dato in prestito i Canadair dalla Sardegna, che con le piogge assurde, era più verde dell’Irlanda, e non a rischio incendi, bensì inondazioni.
In Germania piove meno della media da mesi, i temporali devastanti sono isolati, non irrorano d’acqua il terreno come dovrebbe succedere, e poi di giorno fa troppo caldo.
In Francia i danni ai raccolti sono ingentissimi. Continuano ad essere osservate straordinarie tempeste elettriche, nubifragi, allagamenti, grandinate devastanti.
In Spagna, ma anche in Portogallo mentre proseguiva la siccità, nella stagione arida si è rimesso a piovere a macchia di leopardo, e con il caldo torrido la situazione è peggiorata, in quanto nelle aree dove c’è lo scontro di differenti masse d’aria si formano temporali dalla violenza inaudita. Tanto che dall’inizio della stagione calda, sono decine le grandinate con chicchi giganti caduti in Spagna.
Insomma, per descrivere la cronaca europea del meteo che appare fuori controllo servirebbero pagine e pagine. Per concludere citiamo le alluvioni lampo della Grecia, avvenute proprio nel periodo più asciutto dell’anno. Non sappiamo se avete visto i filmati dei torrenti in piena che invadono i centri abitati, ma fanno rabbrividire, così come il ripetersi di nubifragi assurdi ad Ankara, in Turchia, dove decine di persone hanno rischiato la vita tra la melma.
Vogliamo chiamarla Estate nella norma questa qui? Ci viene molto difficile.
Per l’Italia abbiamo detto che ci sono, da poco delle isole felici, dove è tornato il bel tempo, dove il caldo è nella media, quasi, di Luglio, ma altrove abbiamo visto che gli eventi meteo estremi, anche se con distribuzione a macchia di leopardo, vanificano la parvenza della normalità che ci offre la temperatura vicina alla media.
Non ci sembra normale che ad ogni cambiamento del tempo che succede in questi mesi in Italia si possa stilare una sorta di bollettino del meteo estremo con assoluta disinvoltura. Non ci sembra normale che ci siano rovesci di pioggia così intensi che in pochi minuti allaghino le strade, inondino i sottopassi ponendo a rischio la vita delle persone.
Non è normale che in pochi giorni (gli ultimi) ci siano state decine di grandinate, e parliamo di Italia, con grossi chicchi: alcuni hanno raggiunto i 10 cm di diametro, così grossi da infrangere i parabrezza delle auto.
Non è normale che ogni volta che ci sono temporali vengano osservate qua e là trombe d’aria e trombe marine.
Qualche giorno fa è caduta persino la neve, ma non sulle Alpi, bensì sino a circa 2400 metri di quota nel cuore del Mar Mediterraneo, sull’Etna. Vi sembra normale? No, non lo è.
Non è normale che i prati di buona parte della Sardegna siano ancora verdi (a Luglio non si ricorda a memoria d’uomo niente del genere), che lo stiano tornando in varie aree della Sicilia e della Calabria.
Potremo continuare anche a stilare per l’Italia altre anomalie del tempo osservato, ma ora vorremmo brevemente analizzare il futuro che potrebbe fare.
I modelli matematici stagionali prospettano per agosto anomalie climatiche scarse, ma osservando con accuratezza si nota che sottostimano l’estremizzazione del clima.
Anche per Giugno avevano stimato la medesima linea di tendenza, poi su alcune aree d’Italia è piovuto 10-20 volte più della media come in Sardegna e alcune della Sicilia, altre del Sud. Mentre è piovuto anche meno della metà sulle Alpi.
Una citazione la merita la regione alpina dove piove meno della media estiva. Da queste parti è l’Estate la stagione più piovosa dell’anno, ma quest’anno piove poco forse perché non transitano perturbazioni ma si formano temporali da irruzione d’aria fredda in quota, che per loro natura, scatenano fenomeni più intensi nelle pianure.
L’imprevedibilità dell’intensità e localizzazione dei temporali l’abbiamo vista con quella che i mass media definiscono bombe d’acqua, ma altro non sono che i nubifragi che in alcune località sono divenuta alluvioni lampo.
Ne sanno qualcosa gli abitanti di varie località del Trentino, e volendo anche della Lombardia. A Milano è esondato il Seveso, ma questa è una lunga storia, ma va anche detto che i fiumi esondano perché piove intensamente in tempi molto ristretti.
Lo abbiamo scritto ormai tante volte: l’Estate 2018 presenta marcate anomalie climatiche. Eppure non è caldissima, ma è tutta una serie di eventi meteo che osserviamo a non classificarla nella norma.
Inoltre, il futuro potrebbe essere ancor più estremo. L’apice del caldo estivo (secondo la statistica) che avremo tra fine mese e sino a Ferragosto, potrebbe dare maggior energia ai temporali, e provocare fenomeni ancor più inconsueti, più intensi, e ancora una volta spesso imprevedibili.
L’imprevedibilità del meteo estremo estivo è una delle novità dei cambiamenti del clima, e forse anche dell’influenza che già si osserva di qualcosa d’altro:
la Corrente del Golfo che perde forza potrebbe aver mutato la rotta delle perturbazioni oceaniche. Il Minimo Solare fortissimo potrebbe generare fin d’ora dei cambiamenti del clima. Ma su queste domande servono risposte che proveremo a dare prossimamente.