CLIMA E METEO: è stato pubblicato un interessante grafico riguardante le variazioni termiche in Alaska nell’ultimo secolo.
Si tratta delle temperature medie dell’Alaska dal 1930 ad oggi, una media di un certo numero di stazioni di rilevamento, comparate con quella che è la temperatura media del ’20 Secolo (espressa in gradi °F e °C).
Il grafico è calcolato con una temperatura media di un quinquennio (60 mesi).
Il grafico mostra in realtà un primo periodo caldo attorno agli anni ’40 del secolo scorso, seguito da un lungo periodo freddo che ha avuto il suo culmine a metà degli anni ’70, ed è cessato all’incirca nel 1980.
Da allora la temperatura media non ha fatto altro che salire, toccando due picchi, attorno al 2005 e poi adesso nel 2018.
Alte temperature in Alaska vogliono dire non solo che il Global Warming è particolarmente forte nella zona, ma che si sono stabilite alcune condizioni meteorologiche ricorrenti, che hanno portato ad un freddo frequente in altre zone del Continente Nord Americano come il settore ad est delle Montagne Rocciose.
Ad esempio, gli inverni insolitamente miti sono diventati frequenti, dovuti a zone di Alta Pressione e di afflussi di aria mite meridionale, che hanno portato intense e ripetute discese fredde sugli Stati Uniti nord orientali, che infatti hanno subito un riscaldamento molto più lieve.
Quest’anno a Fairbanks, città situata nel centro dell’Alaska, l’anno 2018 concluderà con uno scarto termico dalla norma di +2,2°C, con ondate di caldo che hanno interessato sia il periodo invernale, sia l’Autunno, quando, da Ottobre fino ad inizio Dicembre, le temperature medie sono state di +7-8°C superiori alla norma.
Insomma, un cambiamento climatico notevolissimo, su un ampio territorio, perché l’Alaska è immensa pari a 1.718.000 kmq.