Mancano pochi giorni all’equinozio di primavera ed il meteo ci sta proponendo un piccolo colpo di coda d’inverno, con aria fredda ad alimentare una circolazione depressionaria in spostamento sull’Italia Centro-Meridionale.
E’ tornata la neve a quote relativamente basse prima sulle Alpi e poi in Appennino. Tutto ciò avviene dopo l’ennesima forte scaldata, che aveva proiettato le temperature su valori molto elevati, da primavera inoltrata, persino prossimi ai record storici marzolini sul Nord Italia.
Questi cambiamenti così eclatanti, con sbalzi di temperatura dell’ordine dei 10/15 gradi talvolta persino in poche ore, appaiono destinati a proseguire anche nella terza decade di marzo, a conferma di un mese pienamente in linea con il concetto di “pazzerello” che gli si attribuisce.
In questo marzo però se ne sono viste davvero delle belle e il “meglio” potrebbe vedersi ancora, a proposito di estremi meteo. Anzitutto, un nuovo riscaldamento è atteso nella seconda parte di questa settimana, con le temperature che si impenneranno di nuovo ben oltre la norma.
Esploderà di nuovo la primavera, soprattutto sull’Italia Centro-Settentrionale, con un campo di alta pressione che andrebbe a garantire diversi giorni di meteo stabile. Sul più bello, quando nessuno se lo aspetterebbe, potrebbe avvenire un ribaltone in grande stile negli ultimi giorni di marzo.
Chiaramente si tratta di una tendenza troppo a lungo termine per poterla considerare affidabile. Al momento, però, i centri di calcolo meteo più importanti intravedono verso il 25/27 marzo una rimonta anticiclonica verso nord, che andrà a posizionare i suoi massimi tra Regno Unito e Penisola Scandinava.
Sul bordo orientale dell’anticiclone potrebbe incanalarsi un flusso d’aria gelida, che riporterebbe clima da pieno inverno sull’Europa Centro-Orientale. Non è escluso che queste correnti gelide possano riuscire ad intrufolarsi, almeno in parte, anche verso l’Italia.
Esiste insomma la possibilità di un’ondata di freddo molto forte e tardiva. Se dovesse realizzarsi sarebbe molto dannosa, in virtù del risveglio vegetativo avanzato per la primavera precoce delle ultime settimane. Al tempo stesso, non sarebbe di certo un evento mai visto in questo periodo, ci sono molti precedenti.