METEO LUNGO TERMINE: l’Europa sta per essere interessata da un possente flusso di aria Artica, in parte di origine siberiana, in parte di origine polare, almeno secondo la media delle ultime emissioni de centri di calcolo modellistico. E ci riferiamo quindi a ECMWF e GFS, il modello matematico europeo e americano.
Vedremo, osservato dall’Italia, un’irruzione di aria fredda da est che avrà caratteristiche sa Burian. Ma in Italia non avremo i Burian o il gelo come avvenuto in altri mesi di Novembre del passato. La rotta dell’aria fredda non è l’Italia, che però ne sarebbe interessata marginalmente, e dove innescherebbe una serie di condizioni meteo molto dinamiche.
Se negli altri anni, fenomeni analoghi sono avvenuti ben più avanti nella stagione, questo succede con molto anticipo sulla stagione, anche se non mancano precedenti negli anni passati. Potremmo citare il 1973 quando tra fine novembre e inizio dicembre si ebbero nevicate nell’Italia centrale, e soprattutto due eventi, quello del 1980 e 1996, quando in Italia si ebbe un’ondata di gelo russa novembrina. Nel 1998 il gelo giunse nel Nord Italia, mentre tra la Sardegna ed il Mar Tirreno, un ciclone mediterraneo generava un autentico sconquasso, con alluvioni nell’Isola.
A favorire l’evento, che nei prossimi giorni prenderà maggiormente forma, sarà la posizione dell’Anticiclone Europeo, che ancora una volta, gli giorni scorsi ha portato temperature molto elevate, fino al record proprio tra l’est europeo e la Scandinavia, ma che ha bloccato le correnti oceaniche.
In Russia asiatica, ad est degli Urali si è così realizzato un poderoso raffreddamento, e la temperatura è scesa anche di 15 gradi sotto le medie del periodo. Un fenomeno anticipato, ma non eccezionale, essendo il loro un clima con caratteristiche di forte continentalità, è soggetto a sbalzi termici “giganteschi”.
In questa fase, l’aria fredda in Siberia trova un anticiclone in posizione ideale per muoversi verso ovest. Tra l’altro, nel Mediterraneo si sta formando un’area ciclonica, che nel fine settimana raggiungerà l’Italia, e richiamerà i primi impulsi freddi soprattutto sul Centro Nord del nostro Paese, dove è atteso un crollo termico di oltre 10°C.
Pertanto, nel Centro Sud Italia, specie dei settori orientali, avremo forte maltempo, e di nuovo sentiremo parlate di nubifragi, mareggiate, forte vento, mentre il Nord Italia, ormai abituato ad un clima non consono ai tempi, batterà di denti dal freddo, per il sopracitato forte abbassamento della temperatura.
Ma il calo termico interesserà tutta Italia.
Ma non finirà qui, altri e più intensi blocchi d’aria fredda dalla Russia si metteranno in moto verso l’Europa, e l’evento atmosferico, per novembre, potrebbe assumere caratteristiche di eccezionalità, candidandosi tra i tanti fenomeni di meteo estremo che stiamo osservando di questi tempi.
Ed è per tale motivo che abbiamo scelto di proporre la cartina delle anomalie a ben 360 ora di distanza, per sottolineare come i modelli matematici estremizzano il clima europeo. La seconda mappa mostra l’attuale situazione, e le differenze tra le due carte sono estreme. Esse mostrano le anomalie termiche rispetto alla media: la seconda mappa dice che fa più caldo rispetto alla media enormemente, la seconda che potrebbe fare freddissimo.
Se quello prospettato non è meteo estremo, come chiamarlo?
Una domanda viene spontanea, l’evento meteo, se sarà confermato, sarà lecito chiamarlo Burian anche se siamo solo a Novembre? In effetti si, siamo alle soglie della stagione invernale, e l’aria fredda che raggiungerà l’Europa sarà di origine siberiana, ciò dopo aver percorso migliaia di chilometri.
Ma per ora aspettiamone conferma.