Facciamo un passo indietro, ripercorriamo lo scenario meteo climatico dello scorso inverno. Ricorderete che nel mese di febbraio si parlò insistentemente dal grande sconquasso atmosferico che portò alla rottura del cosiddetto vortice polare.
All’epoca si sottolineò un aspetto molto importante, ovvero che una situazione di quel tipo avrebbe avuto ripercussioni notevoli anche sulla stagione primaverile, poi sull’estate, infine anche nella nuova stagione autunno-vernina. Volendo parlare di quanto accaduto tanto in primavera quanto in estate possiamo tranquillamente affermare che gli effetti si sono avute come, basti pensare all’enorme quantità di pioggia caduta un po’ in tutte le nostre regioni e servita a porre fine alla tremenda siccità che caratterizzò il 2017 (con appendice anche nel primo trimestre del 2018).
A questo punto probabilmente vi starete domandando se la distruzione del vortice polare dello scorso inverno, anzi dello scorso febbraio c’entri qualcosa. A nostro avviso la risposta è assolutamente sì, tenete conto che variazioni atmosferiche di quella portata possono avere ripercussioni sulla circolazione atmosferica emisferica ed ecco quindi che anche le stagioni successive avrebbero potuto risentire pesantemente di quanto accaduto.
Dovendo ipotizzare un andamento meteo climatico relativo all’autunno ormai alle porte non possiamo far altro che dar credito a varie proiezioni stagionali che vorrebbero un trimestre autunnale decisamente burrascoso. Lo dicono i modelli stagionali europei, lo confermano i modelli stagionali americani.
Ad onor del vero dobbiamo anche aggiungere che secondo alcuni di questi modelli la temperatura potrebbero confermare il trend al riscaldamento globale attestandosi al di sopra delle medie stagionali. Secondo noi invece è più probabile che si continuino a realizzare sbalzi termici imponenti, con passaggi da caldo a freddo ed evidenti contrasti forieri di maltempo talvolta preoccupante.
L’Italia potrebbe essere uno degli obiettivi principali delle varie ondate di maltempo, pertanto ci aspettiamo che le precipitazioni continuino a superare le medie di riferimento. Se così fosse potrebbe essere da subito una stagione assai propizia per abbondanti nevicate sulle nostre montagne ed in particolare lungo l’arco alpino, ma col passare del tempo ed avvicinandoci all’inverno e abbondanti nevicate potrebbero comparire anche sulla dorsale appenninica e sui maggiori rilievi delle isole maggiori.
Questa è la nostra idea, che bene o male conferma come detto anche alcuni trend meteo climatici stagionali. Un’idea che avevamo espresso in primavera per quanto riguarda l’estate e che si è rivelata abbastanza precisa, chissà che non lo sia anche stavolta.