In presenza dell’Alta Pressione, si sa, gli spunti di discussione si riducono al lumicino. Le condizioni meteo rimangono stabili, immutate da un giorno all’altro.
Le eventuali piccole differenze sono apportate dall’orografia e dalle conseguenti condizioni micro climatiche. C’è chi ha da subito il sole, coi cieli che restano sereni anche di notte, chi invece a causa dell’inversione termica deve fare i conti con le classiche nebbie invernali. E’ il caso della Val Padana centro orientale, laddove continuano a stazionare impenitenti banchi di nebbia.
Lo si è detto, talvolta faticano a sollevarsi anche nelle ore centrali della giornata. Faticano perché sono spessi, pesanti, in grado di ostacolare il passaggio dei raggi solari. Laddove si alzano, invece, lasciano strascichi nuvolosi evidenti. Oltre alla Val Padana segnaliamo nebbia, a tratti ghiacciate, anche nelle valli interne del Centro Italia e più sporadicamente a ridosso delle coste.
Gelate, appunto. Le temperature continuano a scendere parecchio durante la notte, facilitando la formazione di ghiaccio. Ciò perché siamo sempre influenzati da una circolazione d’aria fresca riconducibile a quella ben più fredda che permane sull’Europa orientale.
Dovremo guardare con molta attenzione a quel tipo di circolazione, perché a quanto pare inizierà ad avvicinarsi pericolosamente l’ultimo dell’anno e potrebbe influenzarci ben più direttamente nei primi giorni del 2019. Seguiteci, perché nei vari approfondimenti giornalieri tratteremo approfonditamente l’argomento.