CRONACHE METEO: stanno finalmente giungendo, seppur frammentate, le notizie riguardo all’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la zona sud occidentale dell’Africa.
Stiamo parlando del Ciclone Idai, che, dopo essersi rinforzato nelle calde acque di fronte al Madagascar, ha assunto una categoria di forza pari a 3 nella scala della potenza degli Uragani che va da 1 a 5, e si è poi abbattuto sulle coste del Mozambico andando verso l’interno ed attenuando la sua potenza.
Tutti gli Uragani acquistano potenza al di sopra delle acque calde dei mari tropicali, dove acquisiscono umidità ed energia, per poi disperderla una volta giunti sulla terraferma, sotto forma di forti venti e precipitazioni.
Purtroppo nella zona sono presenti un numero scarso di stazioni meteorologiche, sicché i dati e le notizie sono arrivati in ritardo, ma sono ugualmente drammatiche.
La zona più colpita sembra la città portuale di Beira, che è stata investita direttamente dal ciclone che ha portato raffiche di vento ad oltre 170 km/h, ed un’onda di marea stimata a circa 2-3 metri di altezza.
La città ha una popolazione di oltre mezzo milione di abitanti, ed è situata sulla foce del fiume Pungwe; è rimasta priva di energia elettrica e tagliata fuori da ogni fonte di comunicazione.
Il bilancio provvisorio delle vittime sembra grave: 126 in Mozambico e in Malawi, ed altre 31 in Zimbabwe, ma è proprio dalla città di Beira che arrivano le notizie più drammatiche.
Le notizie frammentarie dicono che oltre il 90% delle case sarebbero andate distrutte, compresa la Cattedrale della città. I morti potrebbero essere più di mille (notizie non ancora confermate), con le autorità che stanno ancora cercando numerosi dispersi.
Sembra che sia stato il peggior ciclone ad aver colpito il Mozambico a partire dal febbraio del 2000 quando il paese venne investito dal Ciclone Elyne, che provocò oltre 350 morti e 650.000 senzatetto in Africa sud-occidentale.
Il Mozambico era stato interessato negli scorsi mesi da una pesante siccità che aveva distrutto parte dei raccolti, quindi questa è la seconda calamità naturale che si abbatte sul Paese.