Situazione ed evoluzione: un nucleo d’aria più fresca ed instabile, nel corso della giornata odierna, riuscirà ad insinuarsi all’interno del campo di alta pressione attualmente sul nostro Paese. Il contrasto con il caldo preesistente potrà dar luogo alla formazione di insidiose celle temporalesche. Vediamo più nel dettaglio.
In mattinata rovesci temporaleschi potranno già colpire molte aree del Nord Ovest in particolari i settori alpini e prealpini ma in rapido sconfinamento verso le zone pianeggianti del Piemonte e della Lombardia. Col passare delle ore, i fenomeni si sposteranno gradualmente verso est coinvolgendo in modo molto irregolare anche il Trentino, l’Emilia Romagna, il Veneto e tutto il Friuli Venezia Giulia.
Per effetti dei contrasti con il caldo preesistente, i temporali potranno assumere carattere di forte intensità con forti rovesci anche di grandine, intense raffiche di vento ed occasionali trombe d’aria. Nel corso della giornata, altri rovesci temporaleschi colpiranno alcune zone del Centro specie la Toscana, le Marche fino all’Abruzzo e il nord del Lazio.
In serata la situazione comincerà gradualmente a migliorare soprattutto sulle aree del Nord Ovest e su quelle del Centro, mentre insisteranno ancora isolati temporali sull’estremo Nord Est. Su questi settori il tempo migliorerà in modo più netto nel corso della notte successiva.
Domenica ecco che l’alta pressione sub tropicale comincerà lentamente a muoversi verso l’Italia con il suo carico di caldo e bel tempo, preludio ad una nuova settimana caratterizzata, stavolta dall’annunciata eccezionale ondata di caldo.
La rotta della bolla d’aria rovente viene prospettata, rispetto alle precedenti proiezioni, più verso l’Italia. Insomma, come si evidenziava, trattandosi di un evento meteo estremo, avremo informazioni più precise in prossimità dell’ondata di caldo.
Di certo sarà un’ondata di caldo che preoccupa per la frequenza di fenomeni estremi in Europa. Tuttavia, con le attuali previsioni, non dovremmo superare i record di caldo avuti nei mesi di Giugno nel passato.
Le Alpi appaiono molto esposte all’ondata di calore, in quanto la rotta del picco di calura dovrebbero essere la Francia, la Spagna, il Benelux e la Germania.
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Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni, hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.