Repentini cambiamenti meteo continuano a caratterizzare la scena in questo mese di marzo. Un giorno la primavera e quello dopo riecco l’inverno. Non ci si stupisce più di nulla! Certo, la maggiore anomalia riguarda il caldo fuori stagione, con le temperature che si impennano con eccessiva facilità.
Il Nord Italia continua a risentire maggiormente di queste anomalie termiche sul fronte del caldo. Basti pensare che appena ieri, sabato 16 marzo, la colonnina di mercurio ha raggiunto e superato i 25 gradi in qualche zona della Valle Padana e sulle valli alpine.
Valori degni del mese di maggio e non è la prima volta che accade nelle ultime settimane, con il caldo precoce che si era già fatto sentire fin da febbraio. Ma i saliscendi delle temperature continuano e sorprende il modo brusco e ravvicinato in cui si manifestano.
Solo qualche giorno fa era tornato l’inverno, mentre ora sembra piena primavera inoltrata. Ora è imminente un nuovo cambiamento: le temperature crolleranno in picchiata di 10/15 gradi e stavolta sarà colpito anche il Nord. Tornerà la neve sulle Alpi, ma tra lunedì e martedì nevicherà anche in Appennino.
Le brusche variazioni climatiche sono certo una caratteristica del mese di marzo, ma l’eccezionalità è come da un giorno all’altro si passi dal caldo anomalo ad un improvviso raffreddamento, in quella che è un’alternanza che non lascia respiro.
Questa situazione sembra destinata a proseguire anche nella nuova settimana. Se il ritorno del freddo caratterizzerà lunedì e martedì, da metà settimana osserveremo un nuovo brusco aumento termico che riporterà di botto il caldo anomalo prima al Nord e poi sul resto d’Italia.
O freddo, o caldo, non sembra esserci via di mezzo! Anche se è bene dire che è ben più anomalo il caldo e le temperature medie di queste prime due decadi di marzo sono superiori alla norma, così come era stato caldo il mese di febbraio con particolare riferimento al Nord Italia.