La seconda metà di Febbraio, soprattutto l’ultima decade, potrebbe riservarci scenari meteo fortemente invernali.
Se vi capiterà di leggere uno degli articoli nel nostro sito web, apprenderete delle importanti, ingenti variazioni dei modelli matematici di previsione.
Variazioni plausibili, visto il “terremoto” in atto a tutti i livelli dell’atmosfera. Cosa sta accadendo? Il Vortice Polare si è spaccato (si dice che ha avuto un split) e il gelo potrebbe espandersi verso le medie latitudini.
La dinamica prenderà piede tra circa una settimana e potrebbe rappresentare soltanto un primo step. Quella che vi mostriamo è una mappa su base GFS (è il modello previsionale americano) che ci mostra le possibili anomalie termiche a circa 1500 metri per la giornata del 22 gennaio. Noterete subito, facilmente identificabili dalla colorazione nelle varie tonalità del blu, temperature decisamente inferiori alla media trentennale di riferimento (1981-2010) in tutta Italia.
Nelle previsioni a più lungo termine, l’entità dell’invasione di aria molto fredda, viene prospettata con maggior rilevanza, anche se non possiamo al momento dire se raggiungerà l’Italia.
Innanzitutto, sull’entità e durata dell’evento è ancora prematuro parlarne. Diciamo che l’aria fredda verrebbe da est, così come ipotizzato tempo fa. Diciamo pure, per correttezza, che l’esatta traiettoria del nucleo freddo non è ancora certo. Secondo qualche modello potrebbe transitare più a nord, lambendo le Alpi ma sfilando sull’Europa occidentale. Secondo altri potrebbe colpirci direttamente.
Quel che interessa sottolineare in questo momento, è che la dinamica è favorevole a importanti ondate di freddo in Europa e sul Mediterraneo. Cammin facendo vedremo se effettivamente il nostro Paese rientrerà all’interno di queste manovre.