POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 6 OTTOBRE
Possenti strutture cicloniche da un lato, possente Anticiclone dal lato opposto. E’ lo scenario meteo climatico che si prospetta per la prima settimana di ottobre, una settimana che potrebbe proporci soluzioni diametralmente opposte a seconda di come si sbilanceranno certi equilibri.
Dicevamo della netta contrapposizione tra depressioni e alte pressioni. Le depressioni, veramente intense così come si conviene all’Autunno, scorreranno sull’Europa del nord. Non solo, come ampiamente descritto nei precedenti approfondimenti ci saranno anche le prime irruzioni artiche.
Di contro l’Alta Pressione continuerà a stazionare sul Mediterraneo e proverà in tutti i modi ad opporsi ai tentativi di affondo ciclonico. L’esito di questa disputa, caratterizzata da un’enorme quantità di energia, dipenderà dai movimenti depressionari in Atlantico. Qui subentrano alcune sostanziali differenze modellistiche che a breve andremo a trattare nel dettaglio.
IL METEO A BREVE TERMINE
La prima metà settimanale ha visto protagonista – lo è tuttora – la circolazione atlantica. E’ transitata una perturbazione e un’altra sta per passare a ridosso del Nord Italia.
Dopodiché andremo incontro a un miglioramento, miglioramento dettato da una maggiore spinta anticiclonica in direzione nord e conseguentemente avremo uno spostamento degli impulsi perturbati. Si prospetta un weekend all’insegna della stabilità atmosferica un po’ dappertutto, salvo qualche residua incertezza nelle regioni settentrionali e in modo particolare sulle Alpi.
Le temperature torneranno a salire, una risalita che ci condurrà verso valori superiori alle medie stagionali di riferimento. Potremo parlare tranquillamente di meteo tardo estivo, ma ormai non è più una novità. Quanto durerà? A quanto pare nei primi giorni di ottobre potrebbero avvenire cambiamenti importanti e ora andremo a descriverli.
ITALIA NEL BEL MEZZO DELLA BATTAGLIA
Come detto la prima settimana di ottobre filerà via all’insegna dei fragili equilibri. A questo punto dobbiamo descrivervi le varianti modellistiche perché le differenze tra i più autorevoli centri di calcolo continuano ad esserci.
L’europeo ECMWF va per la sua strada, ovvero quella del freddo. Freddo che prenderebbe piede sull’Europa orientale per poi lambire le nostre regioni e in particolare il versante orientale della Penisola. Potrebbe scaturirne instabilità marcata e un crollo termico diffuso.
L’americano GFS dà più peso all’Atlantico, con delle depressioni in affondamento in prossimità dell’Europa occidentale e in tal modo l’Alta Pressione troverebbe ampio margine per stare attaccata alle nostre regioni.
LA NOSTRA OPINIONE
Chiaramente stiamo parlando di due ipotesi diametralmente opposte ma che si basano su elementi in comune. Molto dipenderà dall’azione ciclonica atlantica, difatti meno sarà incisiva più probabili diventeranno gli scambi meridiani e quindi eventuali incursioni fredde sino al Mediterraneo.
Viceversa dovesse mostrarsi particolarmente intensa potrebbe aiutare l’Alta Pressione a permanere sulle nostre regioni (soprattutto su la tensione zonale risultasse marcata o ancor peggio qualora dovessero verificarsi affondi ciclonici a ridosso della Penisola Iberica).
IN CONCLUSIONE
Per poter capire quale sarà l’ipotesi prevalente dovremo attendere che i modelli matematici ci diano maggiori elementi. In questo momento potrebbe accadere tutto e il contrario di tutto, anche se siamo più portati a pensare che possano prevalere le correnti fredde.
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