POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 4 OTTOBRE
Le dinamiche meteo climatiche che s’intravedono nei modelli matematici di previsione promettono molti spunti di discussione.
Il periodo di riferimento è quello a cavallo tra fine mese e i primi di ottobre, fase durante la quale potremmo assistere alla strutturazione di un lago d’aria fredda sull’Europa nordorientale. Nel contempo l’Alta Pressione, collocata tra l’Atlantico orientale e il Mediterraneo, potrebbe approfittare di una temporanea mancanza di attività ciclonica oceanica e spingersi in direzione nord.
Tale manovra andrebbe evidentemente a strutturare un blocco anticiclonico il cui rovescio della medaglia sarebbe un’irruzione d’aria fredda verso le nostre regioni o comunque sul bacino del Mediterraneo.
IL METEO A BREVE TERMINE
Prima però spazio all’Atlantico. Il meteo è cambiato nel corso del weekend, allorquando una perturbazione proveniente da ovest ha scalzato l’aria fredda presente nei bassi strati. Abbiamo avuto l’attesissimo peggioramento, un peggioramento che localmente ha dato luogo a precipitazioni localmente violente e che tutt’ora sta dando vita a temporali di una certa consistenza.
Le precipitazioni, come previsto, si stanno spostando in direzione del Sud Italia coinvolgendo maggiormente i settori tirrenici. Ma cosa attenderci nei prossimi giorni? A quanto pare le correnti da ovest continueranno a dominare la scena. Gli impulsi perturbati lambiranno le Alpi, contenendo in tal modo le velleità dell’Alta Pressione che si vedrà costretta a rifugiarsi più a sud.
Mercoledì ad esempio potrebbero verificarsi delle piogge sul Nord Italia e occasionalmente lungo i settori tirrenici del Centro Sud. Non mancherà occasione per dei temporali, ma si tratterà di fenomeni ben più sporadici rispetto a quanto avvenuto nelle ultime ore.
FREDDO, NON PIU’ UN’IPOTESI CAMPATA IN ARIA
Nel corso degli ultimi approfondimenti s’è parlato ripetutamente di eventuali, precoci irruzioni fredde a inizio Ottobre.
I modelli matematici di previsione sembrano allinearsi in quella direzione, chi più chi meno, pur consci che il coinvolgimento delle nostre regioni potrebbe anche non avvenire. Significa che in questo momento è importante capire l’impianto barico di massima, quindi la distribuzione di Alte e Basse Pressioni sullo scacchiere europeo, dopodiché potremo concentrarci sugli effetti in Italia.
L’impianto di massima, ad oggi, sembra indicare lo sviluppo di un lago d’aria fredda sull’Europa nordorientale mentre l’Alta Pressione potrebbe spingersi verso nord qualora sull’Atlantico orientale si realizzassero le condizioni ideali per la strutturazione di un blocco anticiclonico.
LA NOSTRA OPINIONE
La nostra opinione la conoscete, ovvero analizzando alcuni importanti pattern climatici siamo in grado di dirvi che gli scambi meridiani potrebbero rappresentare uno degli ingredienti principali del mese di ottobre. A quel punto eventuali irruzioni fredde, senz’altro precoci, potrebbero effettivamente prendere la via del Mediterraneo.
La prima in ordine cronologico potrebbe verificarsi proprio nei primi giorni di ottobre, o comunque nella prima settimana del prossimo mese. Va detto che stiamo parlando di equilibri fragilissimi, che potrebbero far pendere l’ago della bilancia in una o nell’altra direzione da un momento all’altro. E nell’altra direzione vorrebbe dire “Ottobrata”.
IN CONCLUSIONE
Ciò che possiamo affermare, giunti alla conclusione, è che la dinamicità continuerà a caratterizzare l’ultimo scorcio di settembre e le prime fasi di ottobre. Un ottobre che a nostro avviso potrebbe mostrarsi turbolento.
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