FERITA ANCORA DA RIMARGINARE – Il meteo sull’Italia è decisamente migliorato, grazie allo spostamento del perno della circolazione ciclonica, a carattere freddo, verso il comparto balcanico-danubiano. Tuttavia, l’anticiclone atlantico per il momento stenta a distendersi verso levante e pertanto dobbiamo attenderci ancora alcuni giorni durante i quali l’instabilità sarà assoluta protagonista. Il Meteosat mostra l’ampia area instabile che non ingloba solo le zone balcaniche, ma anche il Centro Europa e la Francia: proprio sulla nazione transalpina s’individua facilmente un nucleo ciclonico secondario destinato, nel letto delle correnti fresche nord/occidentali, a riportarsi nel week-end verso l’Italia e creando così i presupposti per un colpo di coda dell’instabilità. Continua nel frattempo il predominio anticiclonico sul Nord Europa, con ancora caldo anomalo sulla Scandinavia e temperature molto elevate fino alle latitudini della Lapponia Svedese e Finlandese.
ITALIA, SOLO TEMPORALI DIURNI – Il clou della crisi estiva possiamo considerarlo alle spalle e la giornata odierna ha riproposto maggiori sprazzi di sereno. L’afflusso d’aria fresca, convogliata dal vortice sui Balcani, ha comunque determinato una complessiva variabilità con residui piovaschi inizialmente relegati lungo i versanti adriatici. Nubi consistenti, legate alle correnti di Maestrale, si sono addensate inoltre su Isole Maggiori ed aree del Basso Tirreno, anche qui con sporadiche deboli precipitazioni. Durante il pomeriggio, il riscaldamento diurno ha incentivato maggiori contrasti termici, con sviluppo di focolai temporaleschi sparsi sulle zone interne principalmente lungo la dorsale appenninica e localmente lungo i rilievi prealpini del Nord-Est, associati ad isolati acquazzoni. La presenza più diffusa del sole ha consentito una risalita delle temperature, più netta in Val Padana ed in alcune aree tirreniche: localmente si sono misurati picchi di 30 gradi.
WEEK-END CAPRICCIOSO – Come già detto, l’ampia ferita ciclonica, che ha messo l’estate kappaò, farà sentire ancora i suoi effetti, grazie anche a nuovi impulsi freschi atlantici che faranno sentire la loro impronta instabile sull’Italia, soprattutto per quanto concerne le regioni centro-settentrionali.