Dalle lande gelide groenlandesi giunge sopra l’Islanda un profondo ciclone depressionario a 981 hPa. Il suo fronte freddo, spinto dagli instancabili venti freddi nordatlantici, si sconta contro la superficie settentrionale dell’impero anticiclonico europeo, innalzandola e sfociando in lunghe fruste occlusive sopra il Regno Britannico.
Da ovest sopraggiunge una veemente rimonta anticiclonica di origine azzorriana, è Rosemarie, fulcro a 1031 hPa che riesce a respingere ogni tentativo oceanico di intromissione in suolo continentale.
Al centro si mostra compatta l’alta pressione Queenie, traslata, con il suo picco a 1025 hPa, sopra la Polonia.
Il Mediterraneo centro-occidentale rimane anche oggi preso di mira dalle intemperanze instabili cicloniche. Una prepotente ondulazione a 1015 hPa si apposta sopra il Medio-Basso Tirreno e taglia, con una netta linea di contrasto, l’intera Penisola Italiana.
Il Meteosat mattutino fotografa due diverse, ma comuni, situazioni instabili europee.
La prima è la fitta coltre nuvolosa occlusiva che ingloba le Isole Britanniche. La nuvolosità stratiforme del fronte caldo si somma alla nuvolosità cumuliforme di quello freddo con conseguenti piogge, rovesci, temporali.
La seconda è la pluviometrica, ed a tratti temporalesca, goccia fredda mediterranea. Dovuta alla permanenza del residuo depressionario ed umido formatosi durante la scorsa settimana, viene ingabbiata all’interno delle coste meridionali tirreniche, distribuendo i suoi cumuli sull’intero Stivale.
Al centro dell’immagine spicca una vasta fascia protetta dalla presenza anticiclonica centro-occidentale. Tutti i Paesi orientali vengono sovrastati dalla nuova posizione di Queenie, confinando verso l’artico i possibili attacchi gelidi.