Solo alcuni fa il padrone di casa del Mediterraneo era indubbiamente l’anticiclone, di qualsiasi origine o tipologia. Accadeva non di rado infatti che, non appena l’anticiclone s’insediava sui nostri mari, stava talmente a proprio agio da prolungare la propria presenza per più giorni anche in pieno periodo autunnale o invernale (semestre freddo), quasi a formare uno scudo davvero duro da scalfire per le perturbazioni atlantiche.
Le vicende atmosferiche appaiono ben diverse in questa stagione autunnale, ma se vogliamo generalizzare già da un paio d’anni a questa parte: nonostante l’irregolarità del flusso oceanico, spesso talvolta assente o scarsamente protagonista, non sembra più il Mediterraneo la sede costantemente prediletta dagli anticicloni per mettere il proprio centro motore.
Focalizzando l’attenzione sul contesto attuale, un allungamento dell’alta pressione delle Azzorre sta attualmente proteggendo l’Italia dalla fase burrascosa apportata da un ciclone sull’Europa Centro-Settentrionale. I disturbi operati dal marginale afflusso delle correnti occidentali non consentono tuttavia all’alta pressione di affermarsi con decisione ed anzi appare alquanto timida ed impacciata. Non è certo in questo modo che l’alta pressione è in grado di difendere il territorio, per questo non appena le perturbazioni torneranno a far sul serio, il Mediterraneo sarà di nuovo terra di conquista.
Già nel fine settimana le onde planetarie sul contesto europeo torneranno ampiamente ad oscillare con una saccatura che si metterà in moto sull’Europa Occidentale. L’incedere verso levante dell’onda ciclonica manderà facilmente in frantumi quel che resta dell’anticiclone sul Mediterraneo, con la porzione altopressoria oceanica che nel frattempo sarà retrocessa più ad ovest oltre a risalire verso nord, in modo da dare ancor più impeto all’affondo ciclonico e all’inserimento repentino della corrente a getto alle nostre latitudini.
Come in un film già visto ripetutamente, la saccatura dovrebbe subire un drastico rallentamento proprio in corrispondenza dell’Italia: questa frenata verrebbe indotta dalle resistenze della risposta anticiclonica sub-tropicale più ad oriente. Sarà dunque facilmente assistere all’ennesimo approfondimento ciclonico sui mari italiani, con possibile evoluzione a cut-off (con tale termine, intendiamo il distacco del nocciolo depressionario dalla saccatura madre) che significa anche maggiore insistenza di condizioni meteo a tratti persino marcatamente perturbate.