In questo periodo il Mar Mediterraneo, a causa di fasi meteo decisamente troppo calde, sta registrando temperature in superficie veramente alte: è possibile notare in figura i valori analizzati dalle boe di superficie, da cui si ricavano temperature marine di 27-29 gradi con punte locali anche superiori a 30 gradi.
Temperature superficiali calcolati tramite boe e interpolati da software: modificata, cortesia GIOTTO ENEA.
Sono valori veramente alti, pur essendo statisticamente nel periodo più caldo dell’anno: nonostante la stagione sia in declino e il meteo piano piano proponi scenari più autunnali, il mare ha una grossa inerzia termica, cede cioè molto lentamente il calore.
Diversi studi scientifici (Zhao – 2012) hanno messo in correlazione la temperatura superficiale con gli uragani: è vero che da noi non può capitare un uragano vero e proprio (di stampo tropicale, una tempesta extra-tropicale sì), ma una temperatura superficiale più elevata può condurre a fenomeni meteo estremi quando arriva una perturbazione atlantica organizzata.
Oltretutto, a causa proprio dell’inerzia termica marittima, il rischio di fenomeni temporaleschi di forte intensità non è circoscritto all’estate, ma talvolta sussiste anche in pieno autunno e addirittura inizio inverno, soprattutto se il meteo propone ingressi molto freddi che contrastano con il mare troppo tiepido in superficie.
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