Trattiamo del “tempo quasi a vista”, quando tra domenica sera e lunedì si isolerà un nucleo freddo in quota sulle nostre regioni centro settentrionali.
Per rendere plausibile questa lettura, ci avvaliamo del modelle delle GFS, per la data 30 novembre indicante sia la disposizione dei geopotenziali, sia la temperatura alla quota di 500 hpa., oltreché le isobare al suolo (circolazione nei bassi strati).
Tra lunedì e martedì tale depressione a carattere freddo transiterà e si approfondirà sulle nostre regioni centrali, richiamando aria fredda dai quadrati nord orientali ed andando a contrastare con aria più mite ed umida proveniente dal Mediterraneo centro occidentale.
Notoriamente l’aria fredda, di qualità e densità maggiori, tenderà a scivolare e sollevare quella più mite ed umida portandola di forza verso l’alto (possibilità di manifestazioni temporalesche sulle regioni centrali di ponente), creando delle situazioni di doppio scorrimento trasversale: aria fredda da NE ed aria più in calda, in quota, da SSW.
Ritornando a quello che ci propone il modello delle GFS, possiamo notare che il nucleo o goccia fredda in quota è stimabile in °C – 30 a 5150 mt. circa, in considerazione anche dei non elevati gpts.
Da ciò possiamo calcolare, tramite un buon gradiente termico verticale ed in considerazione della presenza di precipitazioni, che lo zero termico, indicato dal modello in questione, non dovrebbe attestarsi oltre i 1500 mt, ma dovrebbe essere collocato intorno ai 1200 mt circa.
Specificando meglio: alla quota di 850 hpa (1550 mt circa) la temperatura dovrebbe essere di -1.1° C.; mentre a 1200 mt ., una quasi omotermia, la T si potrebbe calcolare in – 0.8° C.
Pertanto, per le regioni centro settentrionali, di nord est in una prima fase e quelle centrali appenniniche, seguentemente, la neve potrebbe in alcuni casi scendere sotto la soglia di 1.000 mt e localmente sfiorare ed attestarsi, in caso di marcate precipitazioni, anche a quote intorno gli 700/800 mt.
Naturalmente servirà un buon “now casting” , in vista di questa situazione, anche se considero l’evoluzione pressoché “palpabile”.