L’afflusso di aria artica continentale da est, combinato con il cielo sereno, ha portato a livelli bassissimi le temperature, nelle prime ore del mattino di mercoledì, a Oslo, capitale della Norvegia. Una minima di -21°C è stata registrata alle 6 GMT, 17°C più bassa della media delle minime di marzo, pari a -4°C (la capitale svedese Stoccolma è stata ancora più fredda, con -24°C all’aeroporto Arlanda). Alle 12 GMT il mercurio era fermo a -11°C, mentre la media delle massime di marzo è 4°C.
Rimanendo nel nord Europa, già abbiamo scritto dei -35,9°C di minima di Gunnarn, in Svezia, di martedì 1° marzo. Nella stesa giornata, e nella stessa nazione, le minime di Arjeplog e Junsele sono state la prima poco sotto e la seconda poco sopra la soglia dei -32°C, mentre le medie delle minime di marzo nelle tre località citate si collocano tra -12° e -15°C. In Finlandia superati i -32°C a Sodankyla, mentre Kajaani si è fermata a -31°C. Anche qui siamo circa 20°C al di sotto delle medie del periodo.
Nella gelida Baviera, dopo le minime bassissime di lunedì, cui abbiamo dedicato un articolo di approfondimento, martedì vi è stata una replica, con Monaco di Baviera precipitata a -24,1°C (aeroporto Franz Josef Strauss), Augusta e Kempten intorno ai -24°C e Oberstdorf, villaggio prealpino a 800 metri circa di quota, che è sceso sotto i -25°C.
Martedì 1 marzo vento forte e piogge intense sulla parte ovest del Mare di Alboran. Delle piogge torrenziali di Gibilterra già abbiamo scritto, possiamo aggiungere che al culmine della tempesta il vento ha soffiato fino a 50 miglia orarie. In Marocco la perturbazione ha portato complessivamente 241 mm a Tetouan, di cui ben 192 il 28 febbraio e 30 mm il 1° marzo. Il 28 febbraio da segnalare anche 70 mm a Tangeri e 50 a Rabat. Inoltre, nel paese magrebino, i venti hanno raggiunto localmente intensità fra 65 e 70 miglia orarie.
La depressione responsabile del freddo in Spagna (vedi articolo di approfondimento), delle piogge di Gibilterra e del vento forte in Marocco, è stata anche la causa degli intensi venti da ovest-sudovest che hanno spazzato la parte settentrionale del Sahara. Lunedì 28, una severa tempesta di polvere e sabbia è stata caratterizzata da venti a 60 miglia orarie e visibilità intorno a 90 metri a Is Amenas, in Algeria. Martedì venti a 40 miglia orarie e visibilità ridotta a Hassi Messoud. Sempre martedì, la tempesta, spostandosi verso est, ha raggiunto la Libia. La sabbia ha avvolto anche Tripoli, con una temperatura massima salita a 27,0°C, mentre Misurata è arrivata a 29,1°C e Tobruk a 32,0°C.
Una tempesta tropicale nel Canale di Mozambico ha portato piogge torrenziali sulla città di Besalampy, in Madagascar, con 103 mm in 30 ore, tra le 6 GMT di martedì e le 12 GMT di mercoledì. La media di marzo nella regione è tra 250 e 300 mm.
Forti rovesci, al passaggio di un fronte freddo, hanno investito la città di Qalhat, in Oman. Sono caduti 83 mm in 24 ore, tra le 0 e le 24 di mercoledì 2 marzo, circa 8 volte la media pluviometrica di marzo (10 mm). Sempre in Oman, Saiq, situata sui Monti Akhdar, ha ricevuto 86 mm tra lunedì e martedì, mentre a Masqat nei medesimi due giorni, la pioggia, accompagnata dai temporali, è stata pari a 33 mm.
Una temperatura massima di 43°C è stata registrata mercoledì a Birdsville, nel Queensland, in Australia, località dove la media delle massime di marzo è 35°C.
Un aggiornamento sulle intense piogge che hanno interessato Sola, sull’isola Vanua Lava, una delle isole dell’arcipelago-stato delle Vanuatu, nel Pacifico Meridionale. Nelle 72 ore antecedenti il mezzogiorno di martedì, ora locale, sono caduti 221 mm.
Il ciclone tropicale Percy, nell’Oceano Pacifico Meridionale, nel tardo pomeriggio di martedì 1, ora di New York, aveva il suo occhio 400 miglia a est di Pago Pago, nelle Samoa Americane, e 160 miglia a sud-sudovest dell’atollo Suwarow, nelle isole Cook. Muovendosi verso sud a 13 miglia orarie, Percy era ancora una tempesta molto potente, con venti sostenuti fino a 145 miglia orarie. Il previsto ulteriore spostamento della tempesta, nei due giorni seguenti, sempre in mare aperto, ancora verso sud, si è in effetti verificato. Percy alle 18 GMT di giovedì 3 marzo era posizionato, con il suo occhio, a 22,6°S 163,2°W, quindi parecchio lontano da Rarotonga e dalle altre isole Cook. Con vento sostenuto non superiore a 90 nodi (103 miglia orarie) Percy era calato alla categoria 2, in procinto, secondo le previsioni, di diventare categoria 1 il 4 marzo.