L’alta pressione africana, che ormai domina in modo sostanzialmente ininterrotto da svariati giorni, ha contribuito a scaldare non poco le acque circostanti l’Italia, in virtù di una situazione di calma piatta decisamente ideale per scaldare lo strato superficiale del mare. In assoluto, i picchi più alti si stanno misurando sul Basso Tirreno, prossimi ai 30 gradi: si tratta di valori notevoli, simili a quelli che si rilevano ad est della Tunisia e sulle sponde orientali del Mediterraneo. Un mare così caldo a fine stagione ricorda non troppo da lontano lo scenario dell’estate 2003, quando i valori erano ancor più eccezionali.
Lo scenario attuale fa seguito ad un periodo nettamente opposto e riflette ampiamente l’andamento così schizofrenico dell’estate: dopo l’acuta crisi stagionale di luglio, le acque del mare erano infatti decisamente fresche per la norma. Ora la situazione si è ribaltata ed è interessante notare le anomalie delle temperature superficiali rispetto al periodo: i maggiori scarti dalla norma, pari a 4-5 gradi superiori alle medie, si stanno registrando sui bacini centro-settentrionali italiani. Notevole l’anomalia sull’Adriatico, ma d’altronde si tratta del tratto di mare maggiormente chiuso che quindi inevitabilmente va maggiormente a risentirne di un lungo periodo caldo come quello dell’ultimo periodo.