Perché mancano le perturbazioni atlantiche di un tempo. Banalità? Fate voi… mancano le piogge perché il meteo non è più quello di una volta.
Negli ultimi decenni è cambiato molto, forse troppo. L’estremizzazione climatica ci porta ad avere precipitazioni mal distribuite, spesso violente e per brevi periodi. In tal modo, specie dopo l’estate, non si dà modo ai bacini di raccolta di rimpinguare le risorse. L’acqua che viene giù violentemente, in terreno secco, scorre via senza penetrare nel sottosuolo. Le falde non vengono alimentate ed ecco che la siccità continua.
Ma perché parliamo di ciò? Beh, perché all’orizzonte non s’intravede un cambio di marcia capace di tirarci fuori – perdonate il gioco di parole – dal “pantano” della siccità. Non vi stiamo dicendo che non pioverà per niente, attenzione, vi stiamo dicendo che il flusso atlantico continuerà a scorrere ad alte latitudini e questo perché l’Alta Pressione rimarrà arroccata sull’Europa occidentale.
Potrebbero subentrare “pericolosi” vortici ciclonici, quelli che in gergo definiamo “gocce fredde”. Questi vortici, alimentati dall’energia mediterranea, rappresentano fonte di preoccupazione nei mesi di ottobre e novembre. Talvolta anche a dicembre. Quindi, è vero che mancano le “canoniche” piogge oceaniche ma è altrettanto vero che nell’ottica dell’estremizzazione climatica si dovrà prestare attenzione agli accadimenti delle prossime settimane.