Se le precedenti fasi di maltempo vissute nelle ultime settimane sull’Italia avevano essenzialmente saltato la Sardegna, stavolta l’isola è stata più direttamente interessata dal passaggio di una modesta onda depressionaria atlantica, che ha ospitato al suo interno una goccia fredda con aria assai instabile alle quote superiori.
I temporali collegati al vortice d’instabilità, dopo aver colpito con decisione le Baleari il giorno precedente, si sono estesi anche alla Sardegna, dove al mattino del 5 agosto è giunta una linea di groppo, che ha favorito la crescita di una cella temporalesca estesa a buona parte del centro-nord Sardegna ove i protagonisti sono stati i fulmini, caduti in numero impressionante.
Dal notevole numero di fulminazioni cadute sul territorio (qualche migliaio complessivamente), ci si poteva attendere persino nubifragi. In qualche zona si sono effettivamente avute precipitazioni violente (in qualche zona accompagnate anche da grandine) cadute in un breve lasso di tempo, ma si è trattato di episodi piuttosto localizzati.
Va ampiamente detto che i modelli matematici non hanno per lo più previsto significativi accumuli di pioggia, tuttavia emergeva molto chiaramente la previsione d’indici d’instabilità molto favorevoli alla formazione d’aree temporalesche intense. Ed in questo caso la previsione delle precipitazioni può risultare ampiamente sottostimata, e così è stato.
Il sud Sardegna è stato sostanzialmente interessato del tutto marginalmente dal passaggio della linea di groppo temporalesca, ed ha avuto un tempo sostanzialmente variabile, con precipitazioni isolate causate solo dallo sviluppo convettivo nelle ore più calde sui rilievi e sulle zone interne di pianura del Campidano.
Dai rilevamenti della rete SAR (Servizio Agrometeorologico della Sardegna), risulta più colpito il settore nord-occidentale della Sardegna. La località che ha registrato il maggior accumulo di pioggia è risultata Putifigari (SS), con ben 28.8 mm, a fronte di una media d’agosto di 12 mm.
A seguire, Olmedo (SS), vicino Alghero, con 28.4 mm, di cui ben 24.2 caduti in appena 60 minuti. La media mensile dell’intero mese, calcolata su statistica degli ultimi 30 anni, è pari a 11.4 mm.
Anche la costa nord-orientale dell’isola è stata raggiunta dal temporale, con San Teodoro (NU) in evidenza con i suoi 27.6 mm, di cui addirittura 27.2 si sono abbattuti in appena un’ora. Anche qui l’accumulo rilevato risulta superiore al doppio della media climatologica di agosto, pari a 12.2 mm.
Da notare anche il dato di Sorso (SS) con 25 mm, inoltre pure Sassari ha raggiunto un quantitativo di ben 23.4 mm, con forti disagi per allagamenti in varie zone della città, e traffico a tratti bloccato. Soccorsi dei vigili del Fuoco per cantine allagate e per campeggi invasi dall’acqua, questi ultimi in particolare nella riviera di Sorso.
Numerose altre località hanno registrato quantitativi inferiori, mentre qualche zona è stata fatalmente saltata (ad esempio Ozieri città con soli 2.5 mm), mentre gran parte delle località del cagliaritano sono rimaste sostanzialmente a secco, specie la zona sud-ovest.
Questa breve ondata temporalesca di maltempo tuttavia non è paragonabile a quelle avute nell’agosto del 2002, anche se certamente il periodo d’inizio agosto non è così consueto per questi eventi sulla Sardegna.