Dopo aver colpito la Romagna, piogge battenti ed incessanti stanno imperversando dalla tarda serata di ieri su molte zone delle Marche, soprattutto le aree centro-settentrionali fra maceratese, persarese ed anconetano. A ridosso dei rilievi, nei settori collinari, le precipitazioni sono state ulteriormente esaltate dall’effetto stau, con accumuli di pioggia anche localmente prossimi ai 100 mm in meno di 24 ore. Si registrano diverse situazioni d’emergenza alla viabilità con numerose frane ed allagamenti nel maceratese e fermano, dove molte strade e sottopassi risultano sommersi per l’esondazione di alcuni piccoli torrenti, anche lungo la costa da Porto Recanati a Porto San Giorgio. L’allarme massimo si sta però registrando nelle ultime ore sull’anconetano, specie tra Jesi e Senigallia, dove il fiume Misa, che si è ingrossato notevolmente nell’attraversamento delle aree interne appenniniche, è già parzialmente esondato in alcuni tratti. La foto in basso mostra proprio lo stato allarmante del fiume Misa nel centro di Senigallia questa mattina (fonte senigallianotizie.it).
A Senigallia si vivono momenti di grande apprensione, tanto che il sindaco Maurizio Mangialardi ha attivato l’allerta della protezione civile disponendo evacuazioni a ridosso degli argini e invitando i negozi del centro a chiudere tempestivamente perché il fiume Misa è ormai fuori controllo e potrebbe esondare da un momento all’altro. Intorno alle 11.40 il Misa è esondato parzialmente in prossimità del porto, allagando i locali di un ristorante situato a pochi metri dal porto Canale. Nei pressi di Senigallia il fiume è già esondato, soprattutto nelle frazione di Vallone dove si segnalano allagamenti anche nelle abitazioni. Sono in corso interventi di salvataggio per soccorrere famiglie isolate in alcune zone rurali completamente allagate. Purtroppo le notizie sulle previsioni meteo non sono incoraggianti per l’immediato: dopo una temporanea attenuazione del maltempo, si prevedono nuove piogge localmente abbondanti dalla sera e almeno fino alle ore mattutine di domenica: tra l’altro le persistenti mareggiate non favoriranno il deflusso dei fiumi alla foce.